Pembrolizumab riduce la mortalità nel tumore del testa-collo a cellule squamose, recidivante o metastatico
Pembrolizumab ( Keytruda ) ha significativamente ridotto il rischio di morte rispetto alla chemioterapia tra i pazienti con carcinoma a cellule squamose della testa e del collo, ricorrente o metastatico, secondo i risultati dello studio in aperto di fase 3 KEYNOTE-040.
Anche se il limite di efficacia prespecificato non è stato raggiunto nello studio, l'anticorpo anti-PD-1 Pembrolizumab ha apportato miglioramenti nella sopravvivenza globale ( OS ), sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) e nei tassi di risposta obiettiva per i pazienti con tumori esprimenti PD-L1.
La prognosi dei pazienti con carcinoma squamoso del testa-collo ricorrente o metastatico è generalmente sfavorevole con una sopravvivenza globale mediana compresa tra 6 e 12 mesi, a seconda dei fattori correlati al paziente e alla malattia.
In uno studio precedente di fase 1B, Pembrolizumab aveva mostrato una attività antitumorale e una tossicità gestibile nel carcinoma squamoso del testa-collo, ricorrente o metastatico.
Nello studio KEYNOTE-040 sono stati reclutati 495 pazienti da 97 Centri in 20 Paesi con carcinoma a cellule squamose della cavità orale, orofaringe, ipofaringe o laringe che hanno avuto recidiva o malattia progressiva dopo aver ricevuto un regime contenente Platino.
Sono stati assegnati casualmente 247 pazienti ( 83.8% maschi, età mediana 60 anni ) a Pembrolizumab 200 mg ogni 3 settimane per 24 mesi.
Gli altri 248 pazienti ( 82.7% maschi, età mediana 60 anni ) hanno ricevuto un farmaco a scelta del medico tra Metotrexato ( n=65 ), Docetaxel ( n=110 ) o Cetuximab ( n=73 ).
La randomizzazione è stata stratificata in base all'ECOG performance status di 0 o 1, stato di papillomavirus ( HPV ) ( p16 positivo vs negativo ) e punteggio TPS ( Tumor Proportion Score ) per PD-L1 ( 50% vs meno di 50% ).
Il trattamento è proseguito fino a confermata malattia progressiva o tossicità intollerabile.
La sopravvivenza globale nella popolazione intent-to-treat ha rappresentato l'endpoint primario. Gli endpoint secondari hanno incluso la sopravvivenza globale nei pazienti con punteggio CPS ( Combined Positive Score ) per PD-L1 dell’1%, e sopravvivenza libera da progressione e tasso di risposta obiettiva ( ORR ) nelle popolazioni intent-to-treat e con punteggio CPS dell’1%.
Il limite di efficacia prespecificato per la sopravvivenza globale nella popolazione intent-to-treat era unilaterale ( P=0.0175 ).
Al follow-up mediano di 7.3 mesi, è stato riportato un tasso di risposta più elevato ( 14.6% vs 10.1% ) e una risposta mediana più duratura ( 18.4 mesi vs 5 mesi ) nel gruppo Pembrolizumab. Inoltre, l'8.9% dei pazienti è rimasto in cura con Pembrolizumab rispetto allo 0.9% in cura con la chemioterapia.
Pembrolizumab ha prolungato la sopravvivenza globale nella popolazione intent-to-treat ( hazard ratio, HR=0.81 ), ma la differenza non ha raggiunto la significatività statistica ( P unilaterale=0.0204 ).
Non c'è stata differenza nella sopravvivenza libera da progressione ( 2.1 mesi per Pembrolizumab vs 2.3 mesi per la chemioterapia ).
Il tasso di risposta obiettiva è risultato più elevato con Pembrolizumab ( 14.6% vs 10.1% ).
Gli esiti di Pembrolizumab sono significativamente migliorati nei pazienti con tumori che esprimono PD-L1.
I pazienti con punteggio CPS per PD-L1 CPS pari o superiore all'1% avevano una sopravvivenza globale mediana di 8.7 mesi con Pembrolizumab rispetto a 7.1 mesi con la chemioterapia.
Quelli con un punteggio TPS per PD-L1 del 50% o superiore avevano una sopravvivenza globale mediana di 11.6 mesi con Pembrolizumab rispetto a 7.9 mesi con la chemioterapia.
Inoltre, il 12.5% dei pazienti nel braccio chemioterapia ha ricevuto in seguito trattamento immunoterapico, che ha potenzialmente influenzato la sopravvivenza globale.
L'incidenza degli eventi avversi correlati al farmaco di grado da 3 a 5 è stata del 13.4% con Pembrolizumab e del 36.3% con la chemioterapia.
Gli eventi avversi hanno portato a 4 morti nel gruppo Pembrolizumab ( 1.6% ) e 2 nel gruppo chemioterapico ( 0.9% ). ( Xagena2017 )
Fonte: ESMO - European Society for Medical Oncology, 2017
Onco2017 Neuro2017 Farma2017
Indietro
Altri articoli
Docetaxel come radiosensibilizzante nei pazienti con tumore del testa-collo, inadatto alla chemioradioterapia a base di Cisplatino
Vi è una mancanza di letteratura pubblicata sulle opzioni terapeutiche sistemiche nei pazienti non-ammissibili al Cisplatino con carcinoma a cellule...
L'Atorvastatina è associata a una ridotta perdita dell'udito indotta dal Cisplatino negli adulti con tumore testa-collo
Il Cisplatino, ampiamente usato per il trattamento dei tumori degli adulti e pediatrici, è il farmaco più ototossico nell'uso clinico,...
Tumore del testa-collo a cellule squamose nei pazienti adulti con progressione della malattia durante o dopo terapia a base di Platino: approvato Opdivo nell'Unione Europea
La Commissione Europea ha approvato Opdivo ( Nivolumab ) in monoterapia per il trattamento del tumore del testa-collo a cellule...
Variante KRAS e risposta a Cetuximab nel tumore a cellule squamose del testa-collo
C'è una forte necessità di trovare biomarcatori della risposta alla radioterapia e a Cetuximab ( Erbitux ) nel carcinoma a...
Efficacia di Pembrolizumab nei pazienti con tumore del testa-collo, pesantemente pretrattati
Il trattamento con Pembrolizumab ( Keytruda ), un inibitore del checkpoint immunitario PD-1 ( terapia anti-PD-1 ) ha mostrato risposte...
La conta dei linfonodi da dissezione del collo predice la mortalità nel tumore del testa-collo
Diversi piccoli studi hanno dimostrato una associazione tra sopravvivenza globale e conta dei linfonodi dalla dissezione del collo nei pazienti...
Durvalumab, un anticorpo monoclonale anti-PD-L1, mostra dati iniziali promettenti per il trattamento del tumore al polmone non-a-piccole cellule e del tumore testa-collo
Nel corso del Congresso 2016 della European Society for Medical Oncology ( ESMO ), sono stati presentati i dati di...
Nivolumab migliora gli esiti e i sintomi riferiti dai pazienti nel tumore del testa-collo recidivato o metastatico
L’analisi dei dati qualità-di-vita dello studio CheckMate 141 ha mostrato che gli esiti e i sintomi riferiti dai pazienti con...
Efficacia di Pembrolizumab nel tumore testa-collo ricorrente o metastatico
Al 51° Meeting dell’American Society of Clinical Oncology ( ASCO ) sono stati presentati i nuovi dati dello studio di...