Durata ottimale del trattamento di Bevacizumab come terapia di prima linea per il tumore ovarico avanzato: studio AGO-OVAR 17 BOOST/GINECO OV118/ENGOT Ov-15


È stata confrontata la durata standard rispetto a quella estesa del trattamento con Bevacizumab ( Avastin ) in combinazione con la chemioterapia di prima linea nelle donne con tumore ovarico in stadio IIB-IV di nuova diagnosi.

In questo studio multicentrico, in aperto, randomizzato di fase III, le pazienti con tumore ovarico epiteliale, delle tube di Falloppio o peritoneale in stadio IIB-IV International Federation of Gynecology and Obstetrics di nuova diagnosi sono state sottoposte a chirurgia citoriduttiva primaria seguita da 6 cicli di chemioterapia ( Paclitaxel 175 mg/m2 più Carboplatino area sotto la curva 5 una volta ogni 3 settimane ) e Bevacizumab ( 15 mg/kg una volta ogni 3 settimane ).

Le pazienti sono state assegnate in modo casuale a ricevere Bevacizumab per 15 o 30 mesi, stratificate per stadio / tumore residuo secondo la International Federation of Gynecology and Obstetrics.

L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) valutata secondo i criteri RECIST versione 1.1.

Gli endpoint secondari includevano la sopravvivenza globale ( OS ), la sicurezza e la tollerabilità.

Tra il 2011 e il 2013, 927 donne sono state assegnate in modo random. Non è stata osservata alcuna differenza nella sopravvivenza libera da progressione tra i bracci di trattamento ( hazard ratio, HR=0.99; log-rank non-stratificato P=0.90 ).

La sopravvivenza mediana senza progressione è stata di 24.2 mesi rispetto a 26.0 mesi con durata standard rispetto a durata estesa di Bevacizumab, rispettivamente; la sopravvivenza PFS media ristretta è stata rispettivamente di 39.5 contro 39.3 mesi.

Non è stata rilevata alcuna differenza di sopravvivenza globale tra i bracci di trattamento ( HR=1.04; P=0.68 ).

Eventi avversi gravi / non-gravi di particolare interesse si sono verificati rispettivamente nel 29% contro il 34% delle pazienti nel braccio standard rispetto a quello sperimentale e sono stati coerenti con il profilo di sicurezza noto di Bevacizumab standard.

Una maggiore durata del trattamento con Bevacizumab fino a 30 mesi non ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione o la sopravvivenza globale nelle pazienti con tumore epiteliale primario dell'ovaio, delle tube di Falloppio o peritoneale.
La durata del trattamento con Bevacizumab di 15 mesi rimane lo standard di cura. ( Xagena2023 )

Pfisterer J et al, J Clin Oncol 2023; 41: 893-902

Gyne2023 Onco2023 Farma2023



Indietro

Altri articoli

Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...



Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...


PALOMA-2 ha dimostrato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) con Palbociclib (...


Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...


Sebbene la segmentectomia sia risultata migliore della lobectomia in termini di sopravvivenza globale ( OS ) per i pazienti con...




I cambiamenti radiografici potrebbero non catturare completamente gli effetti del trattamento degli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ). Sono state...


Il tumore epiteliale dell’ovaio è una malattia insidiosa e le donne vengono spesso diagnosticate quando la malattia va oltre il...