Everolimus aggiunto alla terapia endocrina adiuvante nei pazienti con tumore alla mammella primario ad alto rischio HR-positivo, HER2-negativo


Everolimus ( Afinitor ), un inibitore orale del target della rapamicina nei mammiferi ( mTOR ), migliora la sopravvivenza libera da progressione in combinazione con la terapia endocrina nelle donne in postmenopausa con tumore mammario metastatico resistente agli inibitori dell'aromatasi.
Tuttavia, il vantaggio dell'aggiunta di Everolimus alla terapia endocrina nel contesto adiuvante nel carcinoma mammario in fase iniziale non è noto.

In uno studio randomizzato in doppio cieco di fase III, donne con cancro al seno primario ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale ( HR ), negativo per il recettore 2 del fattore di crescita epidermico umano ( HER2 ), sono state assegnate in modo casuale a Everolimus oppure placebo per 2 anni in combinazione con terapia endocrina standard.

I fattori di stratificazione includevano l'agente di terapia endocrina, l'assunzione di chemioterapia neoadiuvante rispetto a quella adiuvante, lo stato del recettore del progesterone, la durata della terapia endocrina prima dell'assegnazione casuale e il coinvolgimento dei linfonodi.

L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da malattia ( DFS ).

Tra il 2013 e il 2020, 1.278 pazienti sono stati randomizzati a ricevere Everolimus oppure placebo.

Alla prima analisi ad interim, lo studio è stato interrotto per futilità e un'analisi completa è stata intrapresa una volta completata la raccolta dei dati.

In tutto 147 pazienti hanno riportato un evento di sopravvivenza libera da malattia e a 3 anni la sopravvivenza libera da malattia non differiva tra i pazienti che avevano ricevuto terapia endocrina più Everolimus ( 88% ) o terapia endocrina più placebo ( 89%; hazard ratio, HR=0.95; P=0.77 ).

Eventi avversi di grado maggiore o uguale a 3 sono stati riportati nel 22.9% dei pazienti ( 29.9% con Everolimus vs 15.9% con placebo, P minore di 0.001 ).

Il 53.4% dei pazienti trattati con Everolimus ha interrotto in modo permanente il trattamento sperimentale in anticipo rispetto al 22.3% dei pazienti trattati con placebo.

Tra i pazienti ad alto rischio, Everolimus aggiunto al terapia endocrina adiuvante non ha migliorato la sopravvivenza libera da malattia.
La tollerabilità è risultata essere un problema, con più della metà dei pazienti che ha interrotto Everolimus prima del completamento dello studio.
Everolimus non può essere raccomandato nel contesto adiuvante. ( Xagena2022 )

Bachelot T et al, J Clin Oncol 2022; 40: 3699-3708

Gyne2022 Onco2022 Farma2022



Indietro

Altri articoli

Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...



Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...


PALOMA-2 ha dimostrato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) con Palbociclib (...


Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...


Sebbene la segmentectomia sia risultata migliore della lobectomia in termini di sopravvivenza globale ( OS ) per i pazienti con...




I cambiamenti radiografici potrebbero non catturare completamente gli effetti del trattamento degli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ). Sono state...


Il tumore epiteliale dell’ovaio è una malattia insidiosa e le donne vengono spesso diagnosticate quando la malattia va oltre il...