Galunisertib più chemioradioterapia neoadiuvante nei pazienti con tumore del retto localmente avanzato
TGF-beta è una citochina immunosoppressiva che è sovraregolata nel tumore del colon-retto. Il blocco di TGF-beta ha migliorato la risposta alla chemioradioterapia nei modelli preclinici di adenocarcinoma colorettale.
È stata testata l'ipotesi secondo cui l'aggiunta dell'inibitore della chinasi del recettore TGF-beta di tipo I Galunisertib alla chemioradioterapia neoadiuvante migliori i tassi di risposta patologica completa nei pazienti con tumore del retto localmente avanzato.
È stato condotto uno studio di fase 2 a braccio singolo avviato dallo sperimentatore condotto in due Centri medici a Portland ( OR, USA ).
I pazienti eleggibili avevano un adenocarcinoma rettale non-trattato, localmente avanzato, in stadio IIA-IIIC o IV secondo l'American Joint Committee on Cancer; ECOG status 0-2; e avevano 18 anni o più.
I partecipanti hanno completato due cicli di 14 giorni di Galunisertib orale 150 mg due volte al giorno, prima e durante la chemioradioterapia a base di Fluorouracile ( Fluorouracile endovenoso 225 mg/m2 nell'arco di 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana durante la radioterapia o Capecitabina orale 825 mg/m2 due volte al giorno 5 giorni alla settimana durante la radioterapia; la radioterapia consisteva in 50.4-54.0 Gy in 28-30 frazioni ). 5-9 settimane dopo, i pazienti sono stati sottoposti a valutazione della risposta.
I pazienti con una risposta completa potevano optare per una gestione non-chirurgica e procedere a FOLFOX6 modificato ( Leucovorina 400 mg/m2 per via endovenosa il giorno 1, Fluorouracile 400 mg/m2 per via endovenosa il giorno 1 poi 2.400 mg/m2 in 46 ore e Oxaliplatino endovenoso 85 mg/m2 il giorno 1 somministrato ogni 2 settimane per 8 cicli ) o CAPEOX ( Oxaliplatino endovenoso 130 mg/m2 il giorno 1 e Capecitabina orale 1.000 mg/m2 2 volte al giorno per 14 giorni ogni 3 settimane per 4 cicli ).
I pazienti con risposta non completa sono stati sottoposti a resezione chirurgica.
L'endpoint primario era il tasso di risposta completa, che era un composito di risposta patologica completa nei pazienti che hanno proceduto all'intervento chirurgico, o risposta clinica completa mantenuta 1 anno dopo l'ultima terapia nei pazienti con gestione non-chirurgica.
La sicurezza era un endpoint coprimario. Entrambi gli endpoint sono stati valutati nella popolazione intention-to-treat.
Tra il 2016 e il 2020, sono stati iscritti 38 partecipanti. 25 dei 35 pazienti ( 71% ) che hanno completato la chemioradioterapia hanno proceduto alla chirurgia di escissione mesorettale totale, 5 dei quali ( 20% ) hanno avuto risposte patologiche complete.
In tutto 10 pazienti ( 29% ) hanno avuto una gestione non-chirurgica, 3 dei quali ( 30% ) alla fine hanno scelto di sottoporsi all'escissione mesorettale totale. 2 di questi 3 pazienti ( 67% ) hanno avuto risposte patologiche complete. Dei restanti 7 pazienti nel gruppo di gestione non-operatorio, 5 ( 71% ) hanno presentato risposte cliniche complete 1 anno dopo l'ultima infusione di FOLFOX6 modificata. In totale, 12 su 38 pazienti ( 32% ) hanno avuto una risposta completa.
Eventi avversi comuni di grado 3 durante il trattamento hanno incluso diarrea in 6 su 38 pazienti ( 16% ), e tossicità ematologica in 7 pazienti ( 18% ).
2 pazienti ( 5% ) hanno manifestato eventi avversi di grado 4, uno correlato a diarrea e disidratazione indotte da chemioradioterapia e l'altro un evento ischemico intraoperatorio.
Non si sono verificati decessi correlati al trattamento.
L'aggiunta di Galunisertib alla chemioradioterapia nel setting neoadiuvante nei pazienti con tumore del retto localmente avanzato ha migliorato il tasso di risposta completa al 32%, è risultata ben tollerata ma richiede un'ulteriore valutazione in studi randomizzati. ( Xagena2022 )
Yamazaki T et al, Lancet Oncology 2022; 23: 1189-1200
Gastro2022 Onco2022 Med2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Radioterapia cerebrale con Pirotinib e Capecitabina nelle pazienti con tumore alla mammella avanzato ERBB2-positivo e metastasi cerebrali
Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...
Sopravvivenza libera da progressione radiografica e sopravvivenza libera da progressione clinica come potenziali surrogati della sopravvivenza globale negli uomini con tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni
Nonostante il notevole aumento della longevità degli uomini affetti da tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni ( mHSPC ),...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Sopravvivenza globale con Palbociclib più Letrozolo nel tumore mammario avanzato
PALOMA-2 ha dimostrato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) con Palbociclib (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Segmentectomia versus lobectomia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule periferico di piccole dimensioni con aspetto radiologicamente solido-puro
Sebbene la segmentectomia sia risultata migliore della lobectomia in termini di sopravvivenza globale ( OS ) per i pazienti con...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
ASCO24 - Osimertinib ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione, rispetto al placebo, nei pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule con mutazione EGFR in fase avanzata. Studio LAURA
Uno studio randomizzato di fase 3 ha mostrato che Osimertinib ( Tagrisso ) dopo la chemioradioterapia ha migliorato drasticamente la...
Correlazioni tra tasso di risposta e sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza globale negli studi di immunoterapia per il tumore al polmone metastatico non-a-piccole cellule
I cambiamenti radiografici potrebbero non catturare completamente gli effetti del trattamento degli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ). Sono state...
Malattia infiammatoria pelvica e rischio di tumore epiteliale ovarico
Il tumore epiteliale dell’ovaio è una malattia insidiosa e le donne vengono spesso diagnosticate quando la malattia va oltre il...