Immunogenicità e sicurezza del vaccino contro il papillomavirus umano nei giovani sopravvissuti al tumore
I giovani sopravvissuti al tumore sono a maggior rischio di cancro correlato al papillomavirus umano ( HPV ), causato principalmente dai tipi oncogeni HPV 16 e 18.
Sono state esaminate l'immunogenicità e la sicurezza della serie di tre dosi di vaccino HPV nei giovani sopravvissuti al cancro.
È stato condotto uno studio di fase 2, a braccio singolo, in aperto e di non-inferiorità presso 5 Centri oncologici globali designati dal National Cancer Institute ( NCI ) negli Stati Uniti.
I partecipanti idonei erano sopravvissuti al tumore, erano naive al vaccino contro il virus HPV, avevano un'età compresa tra 9 e 26 anni, erano in remissione e avevano completato la terapia oncologica 1-5 anni prima.
I partecipanti hanno ricevuto tre dosi intramuscolari di vaccino HPV quadrivalente ( HPV ) o di vaccino HPV nonavalente ( HPV9 ) nell'arco di 6 mesi ( il giorno 1, al mese 2 e al mese 6 ).
Sono stati anche ottenuti dati da studi clinici pubblicati che hanno valutato la sicurezza e l'immunogenicità di HPV4 e HPV9 in soggetti di età compresa tra 9 e 26 anni della popolazione generale, come gruppo di confronto.
L'endpoint primario era la risposta anticorpale contro i tipi di HPV 16 e 18 al mese 7 nella popolazione per protocollo.
Una risposta è stata considerata non-inferiore se il limite inferiore dell'intervallo di confidenza ( IC ) al 95% aggiustato per molteplicità, era maggiore di 0.5 per il rapporto tra i titoli medi geometrici ( GMT ) anti-HPV-16 e anti-HPV-18 nei sopravvissuti al tumore rispetto alla popolazione generale.
Le risposte sono state esaminate separatamente nei partecipanti maschi e femmine per fascia di età ( 9-15 anni e 16-26 anni ).
La sicurezza è stata valutata in tutti i partecipanti che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino e per i quali erano disponibili dati sulla sicurezza.
Tra il 2013 e il 2018, sono stati arruolati 453 sopravvissuti al cancro, di cui 436 hanno ricevuto una o più dosi di vaccino: 203 partecipanti ( 47% ) erano sopravvissuti alla leucemia, 185 erano donne ( 42% ) e 280 ( 64% ) erano bianchi non-ispanici.
L'età media alla prima dose era di 15.6 anni. 378 su 453 partecipanti ( 83% ) avevano dati di immunogenicità valutabili; le ragioni principali per l'esclusione dall'analisi per protocollo erano la perdita del follow-up, ragioni del paziente e ragioni mediche. I dati sono stati ottenuti anche da 26.486 controlli della popolazione generale.
Il rapporto dei titoli medi geometrici degli anticorpi per i tipi anti-HPV 16 e 18 nei sopravvissuti al cancro rispetto alla popolazione generale è stato superiore a 1 per tutti i sottogruppi ( gruppi di età compresa tra 9 e 15 anni, età compresa tra 16 e 26 anni, maschi e femmine ) in entrambe le coorti vaccinali ( da 1.64 per l'anti-HPV di tipo 16 in partecipanti di sesso femminile di età compresa tra 9 e 15 anni che hanno ricevuto HPV9, a 4.77 per l'anti-HPV di tipo 18 in partecipanti maschi di età compresa tra 16 e 26 anni che hanno ricevuto HPV4 ).
I criteri di non-inferiorità sono stati soddisfatti all'interno di ciascun sottogruppo di età e sesso, ad eccezione di HPV di tipo 18 nelle partecipanti di sesso femminile di età compresa tra 16 e 26 anni che hanno ricevuto HPV9 ( 4.30 ).
Gli eventi avversi sono stati segnalati da 237 partecipanti su 435 ( 54% ); il dolore al sito di iniezione è stato il più comune ( 174 partecipanti, 40% ).
Un evento avverso grave ( eritema nodoso ) è stato probabilmente correlato al vaccino ( HPV9; coorte femminile di 16-26 anni ).
L'immunogenicità e la sicurezza della serie di tre dosi del vaccino HPV nei sopravvissuti al tumore è simile a quella della popolazione generale, fornendo prove per l'uso in questa popolazione clinicamente vulnerabile. ( Xagena2022 )
Landier W et al, Lancet Child & Adolescent Health; 6: 38-48
Inf2022 Onco2022 Pedia2022 Vac2022 Med2022
Indietro
Altri articoli
Radioterapia cerebrale con Pirotinib e Capecitabina nelle pazienti con tumore alla mammella avanzato ERBB2-positivo e metastasi cerebrali
Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...
Sopravvivenza libera da progressione radiografica e sopravvivenza libera da progressione clinica come potenziali surrogati della sopravvivenza globale negli uomini con tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni
Nonostante il notevole aumento della longevità degli uomini affetti da tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni ( mHSPC ),...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Sopravvivenza globale con Palbociclib più Letrozolo nel tumore mammario avanzato
PALOMA-2 ha dimostrato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) con Palbociclib (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Segmentectomia versus lobectomia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule periferico di piccole dimensioni con aspetto radiologicamente solido-puro
Sebbene la segmentectomia sia risultata migliore della lobectomia in termini di sopravvivenza globale ( OS ) per i pazienti con...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
ASCO24 - Osimertinib ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione, rispetto al placebo, nei pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule con mutazione EGFR in fase avanzata. Studio LAURA
Uno studio randomizzato di fase 3 ha mostrato che Osimertinib ( Tagrisso ) dopo la chemioradioterapia ha migliorato drasticamente la...
Correlazioni tra tasso di risposta e sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza globale negli studi di immunoterapia per il tumore al polmone metastatico non-a-piccole cellule
I cambiamenti radiografici potrebbero non catturare completamente gli effetti del trattamento degli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ). Sono state...
Malattia infiammatoria pelvica e rischio di tumore epiteliale ovarico
Il tumore epiteliale dell’ovaio è una malattia insidiosa e le donne vengono spesso diagnosticate quando la malattia va oltre il...