Incremento della dose nella chemioradioterapia definitiva per i pazienti con tumore esofageo localmente avanzato: studio ARTDECO
È stato analizzato l'effetto dell'escalation della dose di radiazioni al tumore primario sul controllo locale del tumore nella chemioradioterapia definitiva ( dCRT ) per i pazienti con tumore esofageo.
I pazienti con carcinoma esofageo clinicamente inoperabile e/o irresecabile, indirizzati a terapia dCRT, sono stati assegnati in modo casuale a una dose standard ( SD ) di 50.4 Gy o 1.8 Gy per 5.5 settimane al tumore e ai linfonodi regionali e a una dose elevata ( HD ) fino a una dose totale di 61.6 Gy al tumore primario.
La chemioterapia consisteva di cicli di Carboplatino concomitante ( area sotto la curva 2 ) e Paclitaxel ( 50 mg/m2 ) in entrambi i bracci una volta alla settimana per 6 settimane.
L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione locale.
Tra il 2012 e il 2018 sono stati inclusi 260 pazienti. Il carcinoma a cellule squamose ( SCC ) era presente nel 61% dei pazienti e il 39% aveva un adenocarcinoma.
Il trattamento con radiazioni è stato completato dal 94% dei pazienti e l'85% ha avuto almeno 5 cicli di chemioterapia.
Il tempo medio di follow-up per tutti i pazienti è stato di 50 mesi.
La sopravvivenza libera da progressione locale a 3 anni ( LPFS ) è stata del 70% nel braccio dose standard rispetto al 73% nel braccio alta dose ( valore non-significativo ).
La sopravvivenza libera da progressione locale per carcinoma a cellule squamose e adenocarcinoma è stata del 75% versus 79% e del 61% vs 61% per dose standard e alta dose, rispettivamente ( valore non-significativo ).
La sopravvivenza libera da progressione locoregionale a 3 anni è stata del 52% e del 59% rispettivamente per i bracci dose standard e alta dose ( P=0.08).
Nel complesso, i criteri di tossicità comuni di grado 4 e 5 sono stati rispettivamente del 12% e 5% nel braccio dose standard rispetto al 14%, e 10% nel braccio alta dose ( P=0.15 ).
Nella dCRT per il tumore esofageo, l'aumento della dose di radiazioni fino a 61.6 Gy al tumore primario non ha comportato un aumento significativo del controllo locale rispetto a 50.4 Gy.
L'assenza di un effetto della dose è stata osservata sia nell'adenocarcinoma che nel carcinoma a cellule squamose. ( Xagena2021 )
Hulshof MCCM et al, J Clin Oncol 2021; 39: 2816-2824
Gastro2021 Onco2021 Med2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Radioterapia cerebrale con Pirotinib e Capecitabina nelle pazienti con tumore alla mammella avanzato ERBB2-positivo e metastasi cerebrali
Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...
Sopravvivenza libera da progressione radiografica e sopravvivenza libera da progressione clinica come potenziali surrogati della sopravvivenza globale negli uomini con tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni
Nonostante il notevole aumento della longevità degli uomini affetti da tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni ( mHSPC ),...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Sopravvivenza globale con Palbociclib più Letrozolo nel tumore mammario avanzato
PALOMA-2 ha dimostrato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) con Palbociclib (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Segmentectomia versus lobectomia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule periferico di piccole dimensioni con aspetto radiologicamente solido-puro
Sebbene la segmentectomia sia risultata migliore della lobectomia in termini di sopravvivenza globale ( OS ) per i pazienti con...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
ASCO24 - Osimertinib ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione, rispetto al placebo, nei pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule con mutazione EGFR in fase avanzata. Studio LAURA
Uno studio randomizzato di fase 3 ha mostrato che Osimertinib ( Tagrisso ) dopo la chemioradioterapia ha migliorato drasticamente la...
Correlazioni tra tasso di risposta e sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza globale negli studi di immunoterapia per il tumore al polmone metastatico non-a-piccole cellule
I cambiamenti radiografici potrebbero non catturare completamente gli effetti del trattamento degli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ). Sono state...
Malattia infiammatoria pelvica e rischio di tumore epiteliale ovarico
Il tumore epiteliale dell’ovaio è una malattia insidiosa e le donne vengono spesso diagnosticate quando la malattia va oltre il...