Radioembolizzazione aggiuntiva di Olmio-166 dopo Lutezio-177-dotatato nei pazienti con metastasi epatiche di tumore neuroendocrino: studio HEPAR PLuS
Nei pazienti con neoplasie neuroendocrine metastatiche, il fegato è l'organo più colpito e un fattore cruciale per la prognosi e la sopravvivenza.
La terapia recettoriale con peptidi radiomarcati può prolungare la sopravvivenza libera da progressione in questi pazienti.
Il trattamento aggiuntivo della malattia epatica potrebbe migliorare ulteriormente gli esiti.
Sono state studiate la sicurezza e l'efficacia della radioembolizzazione aggiuntiva di Olmio-166 ( 166 Ho ) dopo la terapia recettoriale con peptidi radiomarcati nei pazienti con neoplasie neuroendocrine metastatiche al fegato.
HEPAR PLuS ( Holmium Embolization Particles for Arterial Radiotherapy Plus 177Lu-Dotatate in Salvage Neuroendocrine Tumour Patients ) era uno studio di fase 2 condotto presso il Centro medico universitario di Utrecht ( Paesi Bassi ).
I pazienti di età pari o superiore a 18 anni, con neoplasie neuroendocrine di grado 1 o 2 istologicamente provate di tutte le origini, un ECOG performance status di 0–2 e tre o più metastasi epatiche misurabili secondo i criteri RECIST di valutazione della risposta nei tumori solidi versione 1.1 hanno ricevuto radioembolizzazione con 166 Ho entro 20 settimane dopo quattro cicli di terapia recettoriale con peptidi radiomarcati ( Lutezio-177-dotatato, 177Lu-dotatato ).
L'endpoint primario era la risposta obiettiva del carcinoma epatico nel volume del fegato trattato, definita come risposta completa ( scomparsa di tutte le lesioni ) o risposta parziale ( diminuzione del 30% o superiore nella somma dei diametri più lunghi delle lesioni target, rispetto alle misurazioni di base ), secondo i criteri RECIST 1.1, analizzata per protocollo a 3 mesi.
La sicurezza è stata valutata in tutti i pazienti che hanno ricevuto il trattamento.
Dal 2014 al 2018, 34 pazienti sono stati valutati per l'idoneità. 31 pazienti hanno ricevuto il trattamento e 30 pazienti ( 97% ) erano disponibili per la valutazione dell'endpoint primario e hanno completato 6 mesi di follow-up.
3 pazienti ( 9% ) sono stati esclusi allo screening e un paziente ( 3% ) trattato è deceduto prima dell'endpoint primario ed è stato sostituito.
Secondo l'analisi per protocollo 13 pazienti su 30 ( 43% ) hanno raggiunto una risposta obiettiva nel volume trattato.
Tra le tossicità cliniche e di laboratorio di grado 3-4 secondo CTCAE ( Common Terminology Criteria for Adverse Events ) riportate più frequentemente entro 6 mesi sono stati inclusi dolore addominale ( 3 su 31 pazienti, 10% ), aumento della gamma-glutamil transpeptidasi ( 16, 54% ) e linfocitopenia ( 7, 23% ).
Si è verificato un evento avverso grave correlato al trattamento ( 3% ) ( malattia epatica indotta da radioembolizzazione ). 2 pazienti ( 6% ) hanno presentato eventi avversi gravi ritenuti non-correlati al trattamento ( ulcera gastrica e colecistite perforata ).
La radioembolizzazione con 166 Ho, in aggiunta alla terapia recettoriale con peptidi radiomarcati in pazienti con metastasi epatiche da neoplasia neuroendocrina è sicura ed efficace.
La radioembolizzazione può essere presa in considerazione nei pazienti con malattia epatica voluminosa, anche dopo terapia recettoriale con peptidi radiomarcati.
Un futuro studio randomizzato e controllato dovrebbe esaminare l'ulteriore vantaggio di questo trattamento sulla sopravvivenza libera da progressione. ( Xagena2020 )
Braat AJAT et al, Lancet Oncology 2020; 21: 561-570
Gastro2020 Onco2020 Endo2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Radioterapia cerebrale con Pirotinib e Capecitabina nelle pazienti con tumore alla mammella avanzato ERBB2-positivo e metastasi cerebrali
Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...
Sopravvivenza libera da progressione radiografica e sopravvivenza libera da progressione clinica come potenziali surrogati della sopravvivenza globale negli uomini con tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni
Nonostante il notevole aumento della longevità degli uomini affetti da tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni ( mHSPC ),...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Sopravvivenza globale con Palbociclib più Letrozolo nel tumore mammario avanzato
PALOMA-2 ha dimostrato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) con Palbociclib (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Segmentectomia versus lobectomia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule periferico di piccole dimensioni con aspetto radiologicamente solido-puro
Sebbene la segmentectomia sia risultata migliore della lobectomia in termini di sopravvivenza globale ( OS ) per i pazienti con...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
ASCO24 - Osimertinib ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione, rispetto al placebo, nei pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule con mutazione EGFR in fase avanzata. Studio LAURA
Uno studio randomizzato di fase 3 ha mostrato che Osimertinib ( Tagrisso ) dopo la chemioradioterapia ha migliorato drasticamente la...
Correlazioni tra tasso di risposta e sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza globale negli studi di immunoterapia per il tumore al polmone metastatico non-a-piccole cellule
I cambiamenti radiografici potrebbero non catturare completamente gli effetti del trattamento degli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ). Sono state...
Malattia infiammatoria pelvica e rischio di tumore epiteliale ovarico
Il tumore epiteliale dell’ovaio è una malattia insidiosa e le donne vengono spesso diagnosticate quando la malattia va oltre il...