Strategie neurolettiche per l'agitazione terminale nei pazienti con tumore e delirio presso un'Unità di cure palliative acute
Il ruolo dei neurolettici per il delirio agitato terminale è controverso. È stato valutato l'effetto di tre strategie neurolettiche sull'agitazione refrattaria in pazienti con tumore con delirio terminale.
In uno studio randomizzato condotto in un singolo Centro, in doppio cieco, a gruppi paralleli, pazienti con tumore avanzato, di almeno 18 anni, ricoverati presso l'Unità di cure palliative e di supporto presso lo University of Texas MD Anderson Cancer Center ( Houston, TX, USA ), con agitazione refrattaria nonostante Aloperidolo a basso dosaggio, sono stati assegnati in modo casuale a ricevere un aumento della dose di Aloperidolo per via endovenosa a 2 mg ogni 4 ore, rotazione neurolettica con Clorpromazina a 25 mg ogni 4 ore, o Aloperidolo combinato a 1 mg e Clorpromazina a 12.5 mg ogni 4 ore, fino alla morte o alla dimissione.
Dosi di salvataggio identiche alle dosi programmate sono state somministrate all'insorgenza, e poi ogni ora secondo necessità.
È stata eseguita la randomizzazione stratificando in base ai punteggi della scala RASS ( Richmond Agitation Sedation Scale ) al basale.
L'esito primario era la variazione del punteggio RASS da 0 a 24 ore.
I confronti tra i gruppi sono stati effettuati mediante analisi intention-to-treat ( ITT ) modificata.
Nel periodo 2017-2019, 998 pazienti sono stati sottoposti a screening per l'eleggibilità, con 68 arruolati e assegnati in modo casuale al trattamento; 45 hanno ricevuto gli interventi di studio in cieco ( escalation n=15, rotazione n=16, combinazione n=14 ).
Il punteggio RASS è diminuito significativamente entro 30 minuti ed è rimasto basso a 24 ore nel gruppo di escalation ( n=10, variazione media del punteggio RASS tra 0 ore e 24 ore −3.6 ), nel gruppo di rotazione ( n=11, −3.3 ) e nel gruppo di combinazione ( n=10, −3.0 ), senza differenze tra i gruppi ( P=0.71 ).
La tossicità grave più comune è stata l'ipotensione ( escalation n=6, 40%, rotazione n=5, 31%, combinazione n=3, 21% ); non ci sono stati decessi correlati al trattamento.
I dati hanno fornito la prova preliminare che le tre strategie di neurolettici potrebbero ridurre l'agitazione nei pazienti con agitazione terminale.
Questi risultati sono stati raggiunti in un contesto di singolo Centro, con piccole dimensioni del campione e mancanza di un gruppo con solo placebo. ( Xagena2020 )
Hui D et al, Lancet Oncology 2020; 21: 989-998
Psyche2020 Onco2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Radioterapia cerebrale con Pirotinib e Capecitabina nelle pazienti con tumore alla mammella avanzato ERBB2-positivo e metastasi cerebrali
Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...
Sopravvivenza libera da progressione radiografica e sopravvivenza libera da progressione clinica come potenziali surrogati della sopravvivenza globale negli uomini con tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni
Nonostante il notevole aumento della longevità degli uomini affetti da tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni ( mHSPC ),...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Sopravvivenza globale con Palbociclib più Letrozolo nel tumore mammario avanzato
PALOMA-2 ha dimostrato un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) con Palbociclib (...
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Segmentectomia versus lobectomia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule periferico di piccole dimensioni con aspetto radiologicamente solido-puro
Sebbene la segmentectomia sia risultata migliore della lobectomia in termini di sopravvivenza globale ( OS ) per i pazienti con...
ASCO24 - Studio CROWN: Lorlatinib come prima linea riduce il rischio di progressione o morte a 5 anni, rispetto a Crizotinib, nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato ALK-positivo
Sono stati presentati i risultati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 3 CROWN che ha valutato Lorlatinib...
ASCO24 - Osimertinib ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione, rispetto al placebo, nei pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule con mutazione EGFR in fase avanzata. Studio LAURA
Uno studio randomizzato di fase 3 ha mostrato che Osimertinib ( Tagrisso ) dopo la chemioradioterapia ha migliorato drasticamente la...
Correlazioni tra tasso di risposta e sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza globale negli studi di immunoterapia per il tumore al polmone metastatico non-a-piccole cellule
I cambiamenti radiografici potrebbero non catturare completamente gli effetti del trattamento degli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ). Sono state...
Malattia infiammatoria pelvica e rischio di tumore epiteliale ovarico
Il tumore epiteliale dell’ovaio è una malattia insidiosa e le donne vengono spesso diagnosticate quando la malattia va oltre il...