Immunoterapia di combinazione con trasferimento adottivo di cellule T e vaccinazione con antigene tumorale dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche per il mieloma


In uno studio di fase I-II, a due bracci, 54 pazienti con mieloma hanno ricevuto autoinnesti seguiti da cellule T autologhe costimolate anti-CD3 / anti-CD28 ex vivo al giorno 2 dopo il trapianto.

I pazienti dello studio, positivi per l'antigene leucocitario umano ( HLA ) A2 ( HLA-A2+, braccio A, n=28 ) hanno anche ricevuto il vaccino pneumococcico coniugato, prima e dopo il trapianto, un vaccino multipeptide di antigene tumorale derivato dalla trascrittasi inversa della telomerasi umana e la proteina antiapoptotica Survivina.

I pazienti negativi per l'antigene leucocitario umano A2 ( HLA-A2-, braccio B, n=26 ) hanno ricevuto il solo vaccino pneumococcico coniugato.

I pazienti hanno mostrato un deciso recupero delle cellule T al giorno 14 con conta soprafisiologica delle cellule T accompagnata da una riduzione prolungata delle cellule T regolatorie.

La sopravvivenza libera da eventi media per tutti i pazienti è stata di 20 mesi; la sopravvivenza globale prevista a 3 anni è stata dell’83%.

Un sottogruppo di pazienti del braccio A ( 36% ) ha sviluppato una risposta immunitaria al vaccino con antigene tumorale, ma questo gruppo non ha mostrato una migliore sopravvivenza libera da eventi.

Conte più alte di cellule T CD4+ post-trapianto ed una percentuale più bassa di cellule T FOXP3+ sono state associate ad una migliore sopravvivenza libera da eventi.

I pazienti hanno mostrato un accelerato recupero delle immunoglobuline policlonali rispetto ai pazienti che non sono stati sottoposti a trasferimenti di cellule T.

In conclusione, il trasferimento adottivo di cellule T costimolate e innescate con il vaccino di antigene tumorale conduce a un’aumentata e accelerata ricostituzione immunitaria cellulare e umorale, inclusa l’immunità antitumorale, dopo trapianto autologo di cellule staminali per il mieloma. ( Xagena2011 )

Rapoport AP et al, Blood 2011; 117: 788-797


Emo2011



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