Vaccinazione idiotipica attiva versus immunoterapia di controllo per il linfoma follicolare


Gli idiotipi, le porzioni uniche di immunoglobuline tumorali, possono servire come obiettivi per immunoterapie passive e attive per il linfoma.
È stato effettuato uno studio multicentrico randomizzato di confronto tra un vaccino specifico ( MyVax ), che comprende idiotipi accoppiato chimicamente a KLH ( keyhole limpet hemocyanin ) più fattore stimolante le colonie di granulociti e macrofagi ( GM-CSF ) con una immunoterapia di controllo con KLH più GM-CSF.

I pazienti con linfoma follicolare ( FL ) in stadio avanzato non-trattati in precedenza hanno ricevuto 8 cicli di chemioterapia con Ciclofosfamide, Vincristina e Prednisone.

I pazienti che hanno raggiunto remissione sostenuta parziale o completa ( n=287, 44% ) sono stati assegnati in modo casuale in un rapporto 2:1 a ricevere una iniezione al mese per 7 mesi di MyVax o immunoterapia di controllo.

Le risposte agli anticorpi anti-idiotipo ( risposta immunitaria umorale; IR ) sono state misurate prima di ogni immunizzazione.

L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione. Gli endpoint secondari includevano la risposta immunitaria e il tempo alla successiva terapia anti-linfoma.

A un follow-up medio di 58 mesi, non è stata osservata alcuna differenza significativa nella sopravvivenza libera da progressione o nel tempo alla terapia successiva tra i due bracci di trattamento.

Nel gruppo MyVax ( n=195 ), la risposta immunitaria anti-idiotipo è stata osservata nel 41% dei pazienti, con una sopravvivenza libera da progressione media di 40 mesi, superando significativamente la sopravvivenza libera da progressione media osservata nei pazienti senza risposta immunitaria idiotipo-indotta e in quelli trattati con immunoterapia di controllo.

In conclusione, lo studio non è riuscito a dimostrare benefici clinici derivanti dalla immunoterapia specifica.
Il sottogruppo di pazienti vaccinati con specifiche risposte anti-idiotipo ha presentato risultati superiori.
Sono necessari ulteriori studi per capire se questo dato riflette un beneficio terapeutico o è un marcatore di una prognosi più favorevole. ( Xagena2014 )

Levy R et al, J Clin Oncol 2014;32:1797-1803

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