Terapia con Vitamina-D nei soggetti con pre-ipertensione o ipertensione
Una grande quantità di evidenze epidemiologiche e sperimentali suggerisce che la carenza di Vitamina D possa promuovere l'ipertensione.
Ciò sostiene la possibilità che l’integrazione con Vitamina-D possa essere un semplice intervento per ridurre la pressione sanguigna, ma i dati provenienti da studi randomizzati prospettici sono limitati.
È stato condotto uno studio, DAYLIGHT, in doppio cieco, randomizzato e controllato presso 4 Centri negli Stati Uniti.
Sono stati arruolati 534 individui di età tra 18 e 50 anni con bassi livelli di vitamina D ( livelli di 25-idrossivitamina D inferiori o uguali a 25 ng/ml ) e pressione sistolica di 120-159 mm Hg.
I partecipanti sono stati randomizzati ad alte dosi ( 4.000 UI/die ) rispetto a basse dosi ( 400 UI/die ) di Vitamina D3 per via orale per 6 mesi.
L'end point primario era rappresentato dal cambiamento della pressione arteriosa sistolica media nelle 24 ore.
Gli endpoint secondari comprendevano variazioni nella pressione arteriosa diastolica nelle 24 ore e nella pressione sistolica e diastolica cliniche.
L'età media era di 38 anni e il 62% dei partecipanti era rappresentato da uomini.
Il 46% dei partecipanti era di razza bianca e il 48% da razza nera.
Il livello mediano di 25-idrossivitamina D al basale era di 15.3 ng/ml.
455 partecipanti ( 85% ) hanno avuto almeno una misurazione della pressione sanguigna di follow-up; 383 partecipanti ( 72% ) hanno completato lo studio di 6 mesi.
Alla fine dello studio, non vi è stata alcuna differenza significativa nell'endpoint primario ( variazione media di 24 ore della pressione arteriosa sistolica, -0.8 vs -1.6 mm Hg nelle braccia ad alto dosaggio e a basso dosaggio; P=0.71 ) o in uno qualsiasi degli endpoint secondari.
Inoltre, non vi è stata alcuna evidenza di associazione tra i cambiamenti di 25-idrossivitamina D e i cambiamenti della pressione arteriosa sistolica nelle 24 ore a 6 mesi ( coefficiente di correlazione di Spearman, -0.05, P=0.34 ).
I risultati sono stati costanti tra i sottogruppi prespecificati.
In conclusione, l’integrazione con Vitamina-D non ha ridotto la pressione arteriosa in soggetti con preipertensione o ipertensione in stadio I e carenza di vitamina D.
I risultati suggeriscono che l'associazione tra vitamina D e la pressione sanguigna elevata notata in studi osservazionali non sia causale. ( Xagena2015 )
Arora P et al, Circulation 2015;131:254-262
Cardio2015 Endo2015 Farma2015
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