Effetto dell’integrazione di Vitamina-D ad alto dosaggio rispetto alla dose standard in gravidanza sulla mineralizzazione ossea nella prole fino all'età di 6 anni
Gli studi suggeriscono un'associazione tra lo stato materno di Vitamina-D durante la gravidanza e l'antropometria e la mineralizzazione ossea della prole, ma le indagini sono poche e con risultati contrastanti.
È stato studiato l'effetto di una dose elevata rispetto a una dose standard di integrazione di Vitamina-D in gravidanza sugli esiti antropometrici e ossei fino all'età di 6 anni nella prole.
È stata effettuata un'analisi prespecificata di uno studio clinico randomizzato in doppio cieco nella coorte madre-figlio Copenhagen Prospective Studies on Asthma in Childhood 2010, che ha riguardato 623 madri incinte e i loro 584 bambini.
I dati sono stati analizzati nel 2019.
È stata somministrata un’integrazione di Vitamina-D di 2.800 UI/die ( dose elevata ) vs 400 UI/die ( dose standard ) dalla settimana 24 di gravidanza fino a 1 settimana dopo la nascita.
Sono state fatte valutazioni antropometriche longitudinali tra cui lunghezza / altezza, peso e indice di massa corporea ( BMI ) fino all'età di 6 anni e contenuto minerale osseo ( BMC ) e densità minerale ossea ( BMD ) all'età di 3 anni e 6 anni da scansioni di assorbimetria radiografica a doppia energia.
All'età di 6 anni, 517 bambini ( 89% ) hanno completato il follow-up clinico. Tutti i partecipanti erano danesi e bianchi; 261 erano maschi e 256 femmine.
Un'analisi del modello a effetti misti dei risultati della scansione di assorbimetria radiografica a doppia energia a 3 anni e a 6 anni ha mostrato che i bambini nel gruppo Vitamina-D versus placebo avevano un contenuto minerale osseo corporeo più elevato: la differenza media aggiustata per età, sesso, altezza e peso era 11.5 g ( P=0.01 ); più alta differenza media aggiustata di contenuto minerale osseo dell'intero corpo senza la testa, pari a 7.5 g ( P=0.01 ); e più alta differenza media aggiustata di densità minerale ossea della testa, pari a 0.023 g/cm2 ( P=0.03 ).
L'effetto maggiore si è verificato nei bambini di madri con Vitamina-D insufficiente ( inferiore a 30 ng/ml; per convertire in nanomoli per litro, moltiplicare per 2.496 ) e tra i nati in inverno.
In un'analisi post hoc, è stata riscontrata una minore incidenza borderline di fratture nel gruppo Vitamina-D ( n=23 vs n=36; rate ratio di incidenza, 0.62; P=0.08 ), ma nessuna differenza in tutti gli esiti antropometrici.
L'aggiustamento per un intervento concomitante con Acidi grassi polinsaturi Omega-3 non ha modificato i risultati.
L'integrazione di Vitamina-D ad alte dosi in gravidanza ha migliorato la mineralizzazione ossea della prole fino all'età di 6 anni rispetto alla dose standard, suggerendo un aumento dell'assunzione gestazionale raccomandata, che può influenzare il picco di massa ossea, il rischio di fratture e il rischio di osteoporosi più avanti nella vita.
Non è stato trovato alcun effetto dell’integrazione sugli esiti antropometrici. ( Xagena2020 )
Brustad N et al, JAMA Pediatr 2020; 174: 419-427
Pedia2020 Gyne2020 Endo2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Sicurezza del passaggio da un antagonista della vitamina K a un anticoagulante orale non-antagonista della vitamina K nei pazienti anziani fragili con fibrillazione atriale: studio FRAIL-AF
Vi è ambiguità sulla questione se i pazienti fragili con fibrillazione atriale gestiti con antagonisti della vitamina K ( VKA...
L’integrazione di Vitamina-D e Calcio nelle donne anziane ha mostrato risultati contrastanti a lungo termine
Dopo più di 20 anni di follow-up gli integratori di Calcio e di Vitamina-D hanno mostrato di ridurre la...
Recente utilizzo di antagonisti della Vitamina K ed emorragia intracranica dopo trombectomia endovascolare per ictus ischemico acuto
L'uso di antagonisti orali della Vitamina K ( VKA ) può esporre i pazienti sottoposti a trombectomia endovascolare ( EVT...
Effetto dell'integrazione mensile di Vitamina D sulle fratture: esito dallo studio D-Health
Una bassa concentrazione sierica di 25-Idrossi-Vitamina D è associata a un aumentato rischio di fratture. Non è chiaro se l'integrazione...
Confronto tra Apixaban e Fenprocumone, un antagonista della Vitamina K, nei pazienti in emodialisi cronica: studio AXADIA-AFNET 8
Gli anticoagulanti orali diversi dalla vitamina K sono diventati la terapia standard per la prevenzione dell'ictus e della tromboembolia ischemica...
Integrazione di Vitamina-C e Vitamina-D nella leucemia mieloide acuta
Studi recenti hanno evidenziato il ruolo delle vitamine C e D nella leucemia mieloide acuta ( AML ). Nel 2018,...
Effetto dell’integrazione di Vitamina-D sulla gravità della psoriasi nei pazienti con livelli sierici di 25-Idrossivitamina D bassi
Gli analoghi topici della Vitamina-D sono il trattamento di routine per la psoriasi, ma l'effetto dell'integrazione orale non è stato...
Sintomi muscolari associati alle statine tra i nuovi consumatori di statine assegnati in modo casuale alla Vitamina-D o al placebo
I sintomi muscolari associati alle statine ( SAMS ) sono comuni e possono portare all'interruzione della terapia statinica. Studi osservazionali...
Impatto della Vitamina D3 rispetto al placebo sulla struttura e sulla funzione cardiaca
L'integrazione di Vitamina-D porta alla regressione dell'ipertrofia ventricolare sinistra e migliora la funzione del ventricolo sinistro nei modelli animali. Tuttavia,...
Vitamina K2 e Vitamina-D nei pazienti con calcificazione della valvola aortica
Il Menachinone-7 ( MK-7 ), noto anche come Vitamina K2, è un cofattore per la carbossilazione delle proteine coinvolte nell'inibizione...