Attività fisica, apporto energetico e rischio di calcoli renali incidenti


Dati recenti hanno indicato che una maggiore attività fisica e un minore apporto energetico possono essere associati a un minore rischio di calcoli renali.
Non è chiaro se queste associazioni possono essere riprodotte in altre popolazioni di studio dopo aver tenuto conto dei fattori relativi allo stile di vita e dietetici.

Sono stati analizzati i dati di 3 grandi coorti prospettiche, che hanno compreso HPFS e NHS I e II.
Le informazioni sono state raccolte attraverso questionari biennali validati.
Sono stati valutati gli hazard ratio ( HR ) di calcoli incidenti nei partecipanti in diverse categorie di attività fisica e di apporto energetico aggiustando per età, indice di massa corporea, etnia, comorbidità, farmaci, uso di integratori di calcio, assunzione di liquidi e sostanze nutritive.

L’analisi ha incluso 215.133 partecipanti.

Dopo un massimo di 20 anni di follow-up, si sono verificati 5.355 casi incidenti di calcoli renali.

Nell'analisi aggiustata per età, più alti livelli di attività fisica sono stati associati a un minore rischio di calcoli renali incidenti nelle donne ( coorte NHS I e II ), ma non negli uomini.

Tuttavia, dopo aggiustamento multivariato non vi è stata alcuna associazione significativa tra l'attività fisica e il rischio di calcoli renali nelle coorti HPFS e NHS I e II ( HR di più alta vs più bassa categoria 1.00, P per trend=0.94, HR 1.01, P per trend=0.88 e HR 1.03, P per trend=0.64, rispettivamente ).

L'assunzione di bevande energetiche non è risultata associata a rischio di calcoli ( P multivariato aggiustato per il trend maggiore o uguale a 0.49 ).

In conclusione, in 3 grandi coorti prospettiche non vi è stata alcuna associazione indipendente tra attività fisica e assunzione di apporto energetico, e incidenza di calcoli renali sintomatici. ( Xagena2015 )

Ferraro PM et al, J Urology 2015; 193: 864-868

Uro2015



Indietro

Altri articoli

I leiomiomi uterini sono i tumori benigni più comuni nelle donne in età fertile. Sebbene esistano diversi studi che riportano...


L'alcol è la principale causa di mortalità epato-correlata in tutto il mondo. L'asse intestino-fegato è considerato un fattore chiave nella...


I pazienti con cirrosi correlata alla steatoepatite non-alcolica ( NASH ) sono ad alto rischio di morbilità e mortalità correlata...


HU6 è un acceleratore metabolico controllato che viene metabolizzato nel fegato nel disaccoppiatore mitocondriale 2.4-dinitrofenolo e aumenta l'utilizzo del substrato...


Il fattore di crescita dei fibroblasti 21 ( FGF21 ) regola il metabolismo e protegge le cellule dallo stress. Efruxifermina...


Una maggiore conoscenza delle cause di morte sarà essenziale per prevenire la morte prematura nelle malattie epatiche legate all’alcol. È...


Il carico globale della steatosi epatica non-alcolica ( malattia del fegato grasso non-alcolica; NAFLD ) è parallelo all'aumento dei tassi...


Sebbene l'incidenza dei tumori del tratto digerente ad esordio giovanile sia in aumento in tutto il mondo, i fattori di...


I benefici della profilassi antibiotica per i pazienti ospedalizzati con grave epatite correlata all'alcol non sono ben definiti. È stata determinata...


Studi osservazionali hanno indicato che la chirurgia bariatrico-metabolica potrebbe migliorare notevolmente la steatoepatite non alcolica ( NASH ). Tuttavia, l'efficacia...