Broncopneumopatia cronica ostruttiva: i pazienti trattati con anticolinergici per via inalatoria a maggior rischio di eventi cardiovascolari
Gli anticolinergici per via inalatoria [ Ipratropio ( Atem ), Tiotropio ( Spiriva ) ] trovano ampio impiego nel pazienti con malattia polmonare ostruttiva cronica ( BPCO ), ma l’effetto di questi farmaci sul rischio cardiovascolare non è noto.
Ricercatori della Wake Forest University School of Medicine a Winston-Salem negli Stati Uniti, hanno compiuto una revisione sistematica ed una meta-analisi con l’obiettivo di accertare i rischi cardiovascolari dei farmaci anticolinergici per via inalatoria, tra cui la morte cardiovascolare, l’infarto miocardico e l’ictus.
Sono stati selezionati 17 studi clinici per un totale di 14.783 pazienti.
La durata del periodo osservazionale in questi studi variava da 6 settimane a 5 anni.
La morte cardiovascolare, l’infarto miocardico o l’ictus si sono presentati nell’1.8% dei pazienti, riceventi gli anticolinergici per via inalatoria e nell’1.2% dei pazienti sottoposti a terapia di controllo ( RR=1.58; p
E’ stato osservato tra i pazienti che avevano assunto un anticolinergico un aumentato rischio di infarto miocardico ( RR=1.53; p=0.03 ) e di morte cardiovascolare ( RR=1.80; p=0.20 ).
La mortalità per qualsiasi causa è stata riportata nel 2% dei pazienti nel gruppo anticolinergici e nell’1.6% nel gruppo controllo ( RR=1.26; p=0.06 ).
Un’analisi di sensibilità, ristretta a 5 studi di lungo periodo ( maggiore di 6 mesi ), ha confermato il significativo aumento del rischio di morte cardiovascolare, infarto miocardico o di ictus ( 2.9% dei pazienti trattati con anticolinergici versus 1.8% dei pazienti nel gruppo controllo; RR=1.73; p
In conclusione, gli anticolinergici per via inalatoria sono associati ad un rischio significativamente aumentato di morte cardiovascolare, infarto miocardico, o ictus tra i pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva. ( Xagena2008 )
Singh S et al, JAMA 2008; 300: 1439-1450
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