I farmaci ipolipemizzanti sono associati ad un più lento declino cognitivo nei pazienti con malattia di Alzheimer


Dati di studi epidemiologici e di studi compiuti su modelli animali sembrano suggerire che i disturbi del metabolismo del colesterolo siano associati alla predisposizione per la malattia di Alzheimer.
Pertanto, i farmaci che abbassano i livelli di colesterolo possono avere un ruolo nella prevenzione della malattia di Alzheimer .

Uno studio compiuto da Ricercatori dell’Ospedale Universitario di Lille, in Francia, ha valutato se i farmaci ipolipemizzanti fossero associati ad un più lento declino cognitivo nella malattia di Alzheimer.

Lo studio osservazionale ha coinvolto 342 pazienti con malattia di Alzheimer e, mediamente, 73.5 anni di età.
Al momento d’ingresso il punteggio medio MMSE ( Mini-Mental State Examination ) era di 21.3.

Un totale di 129 pazienti erano dislipidemici ed erano in trattamento con farmaci ipolipemizzanti, di cui il 47% con le statine; 105 erano dislipidemici non in trattamento e 108 non erano dislipidemici.

La percentuale di declino cognitivo è stata calcolata come differenza tra il primo e l’ultimo punteggio alla scala MMSE, diviso per il tempo tra le misure, espresso in anni.

I pazienti trattati con farmaci ipolipemizzanti hanno presentato un più lento declino alla scala MMSE ( 1.5 punti/anno; p = 0.0102 ) rispetto ai pazienti con dislipidemia non trattati ( 2.4 punti/anno ) o ai pazienti normolipidemici ( 2.6 punti/anno ).

I pazienti con un più lento declino cognitivo avevano una maggiore probabilità di essere stati trattati con farmaci che abbassano i livelli dei lipidi.

Secondo gli Autori i farmaci ipolipemizzanti rallentano il declino cognitivo nella malattia di Alzheimer, manifestando un effetto neuroprotettivo. ( Xagena2005 )

Masse I et al, J Neurol Neurosurg Psychiatry 2005; 76: 1624-1629


Neuro2005 Farma2005


Indietro

Altri articoli

La malattia dei piccoli vasi ( SVD ) e la neuroinfiammazione si verificano entrambe nella malattia di Alzheimer, e in...


Le concentrazioni ematiche di fattori emostatici influenzano la trombosi e la diatesi emorragica e possono contribuire al deterioramento cognitivo attraverso...


Si è determinato se il cambiamento di peso precoce sia associato al successivo deterioramento della funzione cognitiva, comprese le prestazioni...


Studi recenti hanno dimostrato che la capacità cognitiva globale tende a diminuire più velocemente nel tempo negli anziani di 65...


L'effetto neurocognitivo delle statine negli anziani rimane incerto. Sono state esaminate le associazioni dell'uso di statine con il declino cognitivo...


La terapia con statine sembra non essere associata al declino cognitivo o alla demenza tra gli anziani. Una ricerca ha esaminato...


Sono state esaminate in modo prospettico le associazioni tra flavonoidi alimentari a lungo termine e declino cognitivo soggettivo ( SCD...


Si è determinato se gli inibitori della colinesterasi ( ChEI ) siano associati a un declino cognitivo più lento nella...


Il delirium è associato a maggiori costi ospedalieri, complicazioni sanitarie e aumento della mortalità. Le conseguenze a lungo termine del...


La prevalenza delle condizioni patologiche del cervello associate alla malattia di Alzheimer aumenta notevolmente con l'età. Poco si sa sulla distribuzione...