Convulsioni post-ictus e rischio di demenza tra i giovani sopravvissuti a un ictus
L'effetto delle crisi epilettiche di nuova insorgenza nei giovani sopravvissuti a ictus sul successivo sviluppo della demenza non è ben definito.
È stata valutata l'associazione tra nuova insorgenza di convulsioni e demenza in uno studio di popolazione su pazienti con ictus.
Il database IBM Watson Health MarketScan Commercial Claims and Encounters per gli anni 2005-2014 è servito come fonte di dati per questo studio.
Utilizzando ICD-9 ( International Classification of Diseases, nona revisione ), sono stati identificati i pazienti di età compresa tra 18 e 60 anni con ictus ischemico ( IS; codici 433.x1, 434.x1 e 436 ) e ictus emorragico ( HS; codici 430, 431, 432.0, 432.1 e 432.9 ) tra il 2006 e il 2009, che costituivano la coorte di studio di base.
Al basale, tutti i partecipanti inclusi erano privi di demenza, tumori cerebrali, esposizione a tossine, lesioni cerebrali traumatiche e malattie neuroinfettive, identificate utilizzando i codici ICD-9
I partecipanti avevano un arruolamento continuo di almeno 1 anno prima della diagnosi di ictus indice e 5 anni dopo, senza convulsioni entro 1 anno dalla data indice.
L'esposizione di interesse era costituita dalle convulsioni: una variabile dipendente dal tempo.
L'esito dello studio di interesse era la demenza ( ICD-9: 290.0, 290.10-13, 290.20-21, 290.3, 290.40-43, 291.2, 292.82, 294.10-11, 294.20-21, 294.8, 331.0, 331.11, 331.19 e 331.82 ), che si è verificato durante il periodo di follow-up dal 2010 al 2014.
È stato applicato un modello di regressione dei rischi proporzionali di Cox per calcolare l'hazard ratio ( HR ) per l'associazione indipendente delle crisi con la comparsa di demenza.
Alla fine del periodo di riferimento, sono stati identificati 23.680 pazienti con ictus ( IS: 20.642 e HS: 3.038 ).
L'incidenza cumulativa delle crisi epilettiche è stata rispettivamente del 6.7%, 6.4% e 8.3% per tutti gli ictus, ictus ischemico e ictus emorragico.
L'incidenza cumulativa della demenza è stata rispettivamente dell'1.3%, 1.4% e 0.9% per tutti gli ictus, ictus ischemico e ictus emorragico.
Dopo aggiustamento multivariato, i giovani pazienti con ictus che hanno sviluppato convulsioni avevano un rischio maggiore di demenza rispetto a quelli senza convulsioni ( HR aggiustato per tutti gli ictus: 2.53; IS: 2.52; HS: 2.80 ).
Questi risultati hanno indicato che l'insorgenza di convulsioni nei giovani sopravvissuti a un ictus è associata a un rischio 2.53 volte maggiore di sviluppare demenza. ( Xagena2022 )
Lekoubou A et al, Neurology 2022; 99: e385-e392
Neuro2022
Indietro
Altri articoli
Associazione tra accumulo di beta-amiloide e demenza incidente in individui di 80 anni o più senza demenza
Mentre la più alta prevalenza di demenza si verifica negli individui di età superiore agli 80 anni, la maggior parte...
Associazioni tra marcatori di infiammazione nel liquido cerebrospinale, lesioni della sostanza bianca e declino cognitivo in individui senza demenza
La malattia dei piccoli vasi ( SVD ) e la neuroinfiammazione si verificano entrambe nella malattia di Alzheimer, e in...
Uso di Pioglitazone e riduzione del rischio di demenza nei pazienti con diabete mellito con anamnesi di ictus ischemico
Studi precedenti hanno riportato l'effetto protettivo di Pioglitazone ( Actos ) sulla demenza nei pazienti con diabete mellito di tipo...
Misure di emostasi di mezza età, declino cognitivo a 20 anni e demenza incidente
Le concentrazioni ematiche di fattori emostatici influenzano la trombosi e la diatesi emorragica e possono contribuire al deterioramento cognitivo attraverso...
Associazione tra uso regolare di lassativi e demenza incidente nei partecipanti alla UK Biobank
L'uso di lassativi da banco è comune nella popolazione generale. L’ipotesi dell’asse microbioma-intestino-cervello suggerisce che l’uso di lassativi potrebbe essere...
L'uso prolungato dei lassativi può aumentare il rischio di demenza
L'uso regolare dei lassativi potrebbe comportare effetti gravi sul cervello: è quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Neurology...
Anticoagulanti orali e rischio di demenza nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare
La fibrillazione atriale non-valvolare ( NVAF ) è associata a un aumentato rischio di demenza. Gli anticoagulanti orali ( OAC...
Colesterolo HDL e colesterolo LDL e rischio di demenza in oltre 17 anni di follow-up
Le associazioni tra colesterolo da lipoproteine ad alta densità ( colesterolo HDL ) e colesterolo da lipoproteine a bassa densità...
Associazione dell'attività della glucocerebrosidasi nel liquido cerebrospinale con il rischio di demenza incidente nei pazienti con malattia di Parkinson
Le variazioni nel gene della glucocerebrosidasi ( GBA ) sono fattori di rischio comuni per la malattia di Parkinson e...
Nessun rischio cognitivo o di demenza con gli inibitori di PCSK9, mentre l'inibizione di HMGCR si associa a compromissione di alcune funzioni cognitive
I dati di uno studio basato sulla genetica hanno mostrato che l'inibizione di PCSK9 non influisce sulla funzione cognitiva o...