Trattamento preventivo dell’emicrania: le buone regole
A. Costa e F. Antonaci, Dipartimento di Scienze Neurologiche, Istituto Neurologico Mondino, Università di Pavia
L’inizio della terapia di profilassi per gli attacchi di emicrania, deve essere preceduto da un periodo di osservazione di 3 mesi con sola terapia sintomatica. I trattamenti preventivi vanno iniziati a basse dosi ed aumentati progressivamente finché non si raggiunga l'efficacia terapeutica oppure, fino alla dose massima per quel determinato farmaco. Va tenuto presente che spesso i pazienti emicranici necessitano di un dosaggio dei farmaci preventivi più basso rispetto a quanto avviene per altre indicazioni (es. amitriptilina). E' inoltre importante ricordare che talvolta in alcuni pazienti è necessario un aumento dei dosaggi fino alle massime dosi tollerate prima che il farmaco venga considerato inefficace.
La terapia preventiva va proseguita per cicli di almeno 3-6 mesi. Da tener presente nella valutazione della risposta alla terapia è la necessità di monitorare su apposito diario le principali caratteristiche delle crisi residue e l’uso di analgesici per almeno tre mesi dall’inizio della terapia.
Al fine di ottenere dalla terapia preventiva il massimo benefico possibile è necessario che il paziente non faccia abuso di analgesici o di ergotaminici. Va inoltre ricordato che gli estroprogestinici, la terapia sostitutiva ormonale o farmaci vasodilatatori come la nifedipina o la nitroglicerina possono interferire con la terapia preventiva. ( 2000 )
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