Farmaci dopaminergici per il parkinsonismo
La malattia di Parkinson idiopatica è caratterizzata da degenerazione progressiva delle cellule pigmentate della sostanza nera, con conseguente deficit di dopamina, un neurotrasmettitore.
Precursori della dopamina
Il trattamento elettivo della malattia di Parkinson idiopatica è rappresentata dalla Levodopa in associazione ad un inibitore dell’enzima dopa–decarbossilasi.
La Levodopa, un precursore della dopamina, migliora la bradicinesia e la rigidità. Esercita invece un minor effetto sul tremore.
La Levodopa deve essere associata ad un inibitore della dopa-decarbossilasi extracerebrale per evitare la degradazione a livello periferico.
Gli inibitori della dopa–decarbossilasi, impiegati assieme alla Levodopa sono: Benseratide, Carbodopa.
Questi inibitori non oltrepassano la barriera emato-encefalica.
La terapia deve essere iniziata con bassi dosaggi.
Gli aumenti di dosaggio devono essere graduali con intervalli di 2-3 giorni.
Il dosaggio ottimale di Levodopa è quello che permette di aumentare la mobilità del paziente , ed è tollerato.
Gli effetti indesiderati che maggiormente limitano la dose sono: movimenti involontari, complicanze psichiatriche.
Con l’invecchiamento del paziente può essere necessario ridurre la posologia di mantenimento.
Il trattamento con Levodopa inizialmente ( primi 6-18 mesi ) può produrre un lento miglioramento della patologia, che può mantenersi per 1,5-2 anni.
Successivamente si può andare incontro ad un lento declino.
Nel corso del trattamento con Levodopa si presenta l’effetto on/off: attività normale durante il periodo on, e debolezza ed acinesia per 2-4 ore durante il periodo off.
I principali effetti indesiderati dopo assunzione di Levodopa sono: anoressia, nausea e vomito, insonnia, agitazione, ipotensione posturale, vertigini, tachicardia, aritmia.
Il farmaco produce colorazione rossastra dell’urina e di altri liquidi corporei.
Agonisti dei recettori dopaminergici
Gli agonisti dei recettori dopaminergici derivati dall’ergot ( Bromocriptina, Cabergolina Cabaser, Lisuride Dapergin, Pergolide Napar ) non presentano vantaggi rispetto alla Levodopa.
Dovrebbero essere impiegati nei pazienti che non tollerano la Levodopa o che presentano risposte inadeguate.
Talora gli agonisti dei recettori della dopamina sono utili nel ridurre i periodi off e nel migliorare le fluttuazioni nell’ultimo stadio della malattia.
L’impiego degli agonisti è limitato dagli effetti indesiderati.
Spesso si osserva, quando gli agonisti sono associati alla Levodopa, la comparsa di movimenti involontari anomali e stati confusionali.
A volte i derivati dell’ergot possono provocare effetti neuropsichiatrici e fibrosi retroperitoneale.
La classe degli agonisti dei recettori dopaminergici comprende anche il Ropinirolo ( Requip ) ed il Pramipexolo ( Mirapexin).
Il Ropinirolo è usato spesso in monoterapia, soprattutto nei pazienti più giovani, che sono a rischio di sviluppare discinesie invalidanti con la terapia a lungo termine a base di Levodopa.
Inibitori della monoamminossidasi B
La Selegilina ( Eldepryl ) a bassi dosaggi ( < 10 mg/die ) è un inibitore selettivo dell’enzima monoaminoossidasi B ( MAO–B ).
L’isoenzima MAO-B è il principale responsabile del metabolismo ossidativo della dopamina nello striato.
A differenza degli inibitori MAO non specifici; la Selegilina non inibisce il metabolismo periferico delle catecolamine.
Pertanto il farmaco può essere associato con sicurezza alla Levodopa.
Inibitori della catecol–O– metiltransferasi ( COMT )
L’Entacapone ( Comtan ) è un inibitore della catecol–O–metiltransferasi, un enzima responsabile del catabolismo della dopamina e della Levodopa.
L’Entacapone riduce i sintomi clinici del “wearing – off��? ( effetto di fine dose ) nei pazienti trattati con Levodopa. ( Xagena2004 )
Fonte: 1) Guida all’uso dei farmaci, 2003; 2) Goodman & Gilman’s
Neuro2004 Farma2004
Indietro
Altri articoli
Fattori associati al gioco d’azzardo patologico dopo assunzione di farmaci dopaminergici nella malattia di Parkinson
Ricercatori del Toronto Western Hospital in Canada hanno valutato i fattori associati al gioco d’azzardo patologico nella malattia di Parkinson....
Impiego compulsivo dei farmaci dopaminergici tra i pazienti con malattia di Parkinson
Durante il trattamento, un piccolo gruppo di pazienti con malattia di Parkinson sviluppa la sindrome di disregolazione della dopamina, caratterizzata...
Farmaci dopaminergici per il parkinsonismo
La malattia di Parkinson idiopatica è caratterizzata da degenerazione progressiva delle cellule pigmentate della sostanza nera, con conseguente deficit di...