Benefici del Fingolimod nei pazienti con sclerosi multipla recidivante


Il The New England Journal of Medicine ha pubblicato uno studio clinico di fase II che ha mostrato i benefici del trattamento con Fingolimod ( FTY720 ) nei pazienti con sclerosi multipla recidivante.

L’assunzione giornaliera per os di Fingolimod per 6 mesi ha ridotto l’attività di malattia fino all’80% ed ha ridotto le recidive cliniche in misura superiore al 50%, rispetto al placebo.

I pazienti che hanno continuato ad assumere FTY720 durante l’estensione dello studio hanno mantenuto i bassi livelli di attività di malattia come dimostrato dalla risonanza magnetica per immagini ( MRI ) e dal ridotto numero di recidive.

Lo studio denominato FTY720 D2201 ha arruolato 281 pazienti che sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Fingolimod 1.25mg/die o Fingolimod 5mg/die, oppure placebo, per 6 mesi.

Dei 255 pazienti che hanno completato i 6 mesi di trattamento, il 98% ha deciso in modo volontario di prendere parte allo studio di estensione.
I pazienti che nei primi 6 mesi sono stati trattati con placebo sono stati randomizzati a ricevere Fingolimod 1.25mg oppure 5mg, per altri 6 mesi.
I pazienti che, invece, stavano già assumendo Fingolimod hanno continuato ad assumerlo senza alcun cambiamento di dosaggio.

Lo studio ha mostrato che Fingolimod ha prodotto significativi e rapidi miglioramenti nell’attività di malattia infiammatoria, misurata dal numero delle lesioni captanti il gadolinio.
E’ stata osservata una riduzione fino all’80% ( p < 0.001 per Fingolimod 1.25mg e p < 0.006 per Fingolimod 5mg ) rispetto al placebo nell’arco di 6 mesi di trattamento.
A sei mesi, la percentuale di pazienti senza lesioni captanti il gadolinio è risultata maggiore nei gruppi di pazienti trattati con Fingolimod rispetto a placebo ( p < 0.001 per entrambi i gruppi ).

La percentuale di recidive si è ridotta del 55% nel gruppo Fingolimod 1.25mg/die ( p = 0.009 ) e del 53% nel gruppo Fingolimod 5mg/die ( p = 0.014 ), rispetto al placebo.
Il tempo alla prima recidiva è risultato significativamente più prolungato in entrambi i gruppi trattati con Fingolimod rispetto al placebo ( p = 0.007 per Fingolimod 1.25mg; p = 0.01 per Fingolimod 5mg ).

I pazienti trattati con Fingolimod sia al dosaggio di 1.25mg che di 5mg che hanno presentato una riduzione nella percentuale di recidiva annualizzata superiore al 50%, rispetto al placebo, durante i primi 6 mesi dello studio, hanno mantenuto questa bassa percentuale di recidive durante i successivi 6 mesi dello studio di estensione.
Più dell’80% dei pazienti che hanno ricevuto Fingolimod per 12 mesi era libero da lesioni mostranti infiammazione attiva alla risonanza magnetica per immagini, senza alcun riferimento al dosaggio assunto.

Nei pazienti che sono passati dal placebo a Fingolimod dopo 6 mesi, la percentuale di recidiva annualizzata si è ridotta di almeno il 70% durante il periodo di estensione di 6 mesi rispetto al periodo in cui i pazienti hanno assunto il placebo.

I più comuni eventi avversi riportati per Fingolimod sono stati: nasofaringite, dispnea, diarrea, nausea.
Nella fase iniziale di trattamento con Fingolimod è stata osservata una riduzione dose-dipendente della frequenza cardiaca e del flusso espiratorio.
Aumenti clinicamente asintomatici dell’alanina aminotransferasi e aumenti della pressione sanguigna sono stati osservati.

Sulla base dei positivi risultati dello studio di fase II, Novartis avvierà un programma di studi clinici di fase III denominato FREEDOMS ( FTY720 Research Evaluating of Daily Oral Therapy in Multiple Sclerosis ).
Il programma di studio avrà la durata di 24 mesi e arruolerà più di 2000 pazienti in tutto il mondo, di età compresa tra i 18 ed i 65 anni, affetti dalla forma recidivante-remittente di sclerosi multipla.
I pazienti saranno assegnati in modo casuale a Fingolimod 1.25mg, Fingolimod 5mg o placebo. ( Xagena2006 )

Fonte: Novartis, 2006


Neuro2006 Farma2006




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