Nessun beneficio dalla supplementazione di DHEA sulla funzione cognitiva e sul benessere negli anziani


Ricercatori dell’University of California San Diego ( UCSD ) hanno esaminato gli effetti della supplementazione del Deidroepiandrosterone ( DHEA ) sulla funzione cognitiva e sulla qualità di vita degli anziani sani.

Allo studio hanno preso parte 110 uomini e 115 donne, di età compresa tra 55 e 85 anni ( media: 68 anni ).
Alcuni soggetti sono stati casualmente associati ad assumenre 50 mg/die di DHEA per os, mentre altri hanno assunto placebo, per 1 anno.

I soggetti sono stati sottoposti a 6 esami per valutare la funzionalità cognitiva, al basale e a 12 mesi.

Non è stata riscontrata alcuna differenza tra i gruppi DHEA e quelli placebo, riguardo a cambiamenti, nel tempo, della funzione cognitiva ( p>0.10 ).

I punteggi alla scala BDI ( Beck Depression Inventory ) si sono ridotti negli uomini ( p=0.006 ) e nelle donne ( p=0.02 ); i punteggi alla scala Satisfaction with Life Scale, sono aumentati nelle donne ( p=0.004 ).
Non sono state osservate differenze tra DHEA e placebo riguardo a queste misure o alle scale SF-36, Life Satisfaction Index-Z, o alle scale della funzione sessuale ( p>0.10 ).

Lo studio non ha mostrato alcun beneficio della supplementazione di DHEA sulla performance cognitiva o sul benessere negli anziani sani.
Pertanto i supplementi a base di DHEA non dovrebbero essere raccomandati per questo scopo nella popolazione generale. ( Xagena2008 )

Kritz-Silverstein D et al, J Am Geriatr Soc 2008; 56: 1292-1298
Neuro2008 Farma2008


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