Calcolo del rischio di ictus o di ictus e morte dopo un episodio di fibrillazione atriale utilizzando i dati del Framingham Heart Study
Il National Heart, Lung and Blood Institute ( NHLBI ) ha elaborato un foglio elettronico in Excel per il calcolo del rischio a 5 anni di ictus e di ictus o morte.
Il calcolo del rischio è basato sui dati del Framingham Heart Study ed è applicabile a pazienti che hanno presentato un primo episodio di fibrillazione atriale.
Il calcolo del rischio di ictus a 5 anni è ottenuto utilizzando i fattori di rischio, quali l'età, il sesso, la pressione sistolica, il diabete mellito, un precedente ictus o un TIA ( attacco transitorio ischemico ).
Il calcolo del rischio a 5 anni di ictus o morte è ottenuto invece utilizzando i fattori di rischio , quali età, pressione sistolica, diabete mellito, precedente insufficienza cardiaca o infarto miocardico, fumo di sigaretta, soffio cardiaco significativo, ipertrofia ventricolare sinistra all'ECG.
Il calcolo del rischio non è applicabile a persone
1) con stenosi mitralica di origine reumatica
2) che assumono Warfarin
3) con ictus, TIA o morte entro i primi 30 giorni dall'insorgenza della fibrillazione atriale.
I rilievi ecocardiografici non sono compresi nel sistema per il calcolo del rischio
Pertanto il calcolo del rischio può risultare sottostimato per i pazienti con significativa disfunzione ventricolare sinistra.
Il calcolo del rischio è stato testato solo sulla popolazione che ha preso parte al Framingham Heart Study
Le persone del Framingham Heart Study sono in maggioranza di razza bianca
Il calcolo del rischio non è stato dunque valutato su altre etnie.
Il calcolo del rischio non deve sostituire il giudizio clinico o la visita medica. ( Xagena_2003 )
Fonte: NHLBI / NIH
Aritmologia.net
MedicinaOnline.org
Indietro
Altri articoli
Anticoagulazione precoce versus tardiva per l'ictus nei pazienti con fibrillazione atriale
L'effetto dell'inizio precoce rispetto all'inizio successivo degli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) nelle persone con fibrillazione atriale che hanno...
Terapia precoce per il controllo del ritmo per la fibrillazione atriale nei pazienti con anamnesi di ictus: un'analisi per sottogruppi dello studio EAST-AFNET 4
I pazienti con fibrillazione atriale e una storia di ictus sono ad alto rischio di ictus ricorrente e complicanze cardiovascolari....
Apixaban o Warfarin e Aspirina o placebo dopo sindrome coronarica acuta o intervento coronarico percutaneo nei pazienti con fibrillazione atriale e precedente ictus: analisi post hoc dello studio AUGUSTUS
I dati sono limitati per quanto riguarda il rischio di eventi ischemici cerebrovascolari e sanguinamento maggiore nei pazienti con fibrillazione...
Terapia anticoagulante orale non-antagonista della vitamina K ritardata rispetto a terapia anticoagulante orale dopo ictus ischemico acuto nella fibrillazione atriale: studio TIMING
Non ci sono raccomandazioni basate sull'evidenza sul momento ottimale per iniziare ad assumere anticoagulanti orali non-antagonisti della vitamina K (...
Indice di massa corporea nell'adolescenza e rischio a lungo termine di fibrillazione atriale precoce e successiva mortalità, insufficienza cardiaca e ictus ischemico
Uno studio ha cercato di determinare il ruolo dell'obesità negli uomini adolescenti sullo sviluppo della fibrillazione atriale e sui successivi...
Fibrillazione atriale e sintomi di ictus nello studio REGARDS
Non è noto se i sintomi dell'ictus in assenza di una diagnosi di ictus siano un segno di sottili fenomeni...
Valutazione del rischio di ictus senza terapia anticoagulante in uomini e donne con fibrillazione atriale di età compresa tra 66 e 74 anni senza altri fattori CHA2DS2-VASc
Esistono dati limitati da studi clinici e raccomandazioni discrepanti sull'uso della terapia anticoagulante nei pazienti con fibrillazione atriale di età...
Nella fibrillazione atriale non-valvolare, il prediabete conferisce un rischio elevato di ictus
Il diabete e il prediabete sono risultati associati a un aumentato rischio di ictus nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare. La...
Il pre-diabete aumenta il rischio di ictus nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare
Il diabete mellito aumenta il rischio di embolia nella fibrillazione atriale non-valvolare ( NVAF ). L'associazione tra pre-diabete e rischio...
Biomarcatori per il rilevamento della fibrillazione atriale dopo l'ictus
Sono stati identificati i biomarcatori clinici, elettrocardiografici ( ECG ) ed ematici associati al rilevamento della fibrillazione atriale dopo ictus...