Antibiotici preventivi per ictus: nessun effetto del Ceftriaxone nella fase acuta
Negli adulti con ictus acuto si verificano comunemente infezioni e sono associate a un esito funzionale sfavorevole.
Lo studio PASS ( Preventive Antibiotics in Stroke Study ) ha cercato di stabilire se la terapia antibiotica preventiva con una cefalosporina di terza generazione, Ceftriaxone ( Rocefin ), migliori l’esito funzionale dei pazienti con ictus acuto.
In questo studio multicentrico, randomizzato, in aperto con valutazione dell'endpoint in cieco, i pazienti con ictus acuto sono stati assegnati in modo casuale a Ceftriaxone per via endovenosa alla dose di 2 g, somministrati ogni 24 ore per via endovenosa per 4 giorni, oltre alle cure nel reparto specifico per l’ictus o a cure standard per l’ictus senza terapia antimicrobica preventiva.
Le assegnazioni sono state effettuate entro 24 ore dall’'insorgenza dei sintomi.
L'endpoint primario era l’esito funzionale a 3 mesi, definito secondo la scala Rankin modificata e analizzato per intention-to-treat.
L'analisi primaria è stata effettuata con regressione ordinale dell’esito primario.
Gli esiti secondari hanno incluso morte, tassi di infezione, uso di antibiotici e durata della degenza ospedaliera.
I partecipanti e gli operatori sanitari erano a conoscenza dell'assegnazione del trattamento, ma i valutatori dell’esito erano all’oscuro del gruppo di assegnazione.
Tra il 2010 e il 2014, 2.550 pazienti provenienti da 30 siti in Olanda, compresi Centri medici accademici e non-accademici, sono stati assegnati in modo casuale a due gruppi di trattamento: 1.275 pazienti a Ceftriaxone e 1.275 al trattamento standard ( gruppo di controllo ).
12 pazienti ( 7 nel gruppo Ceftriaxone e 5 nel gruppo di controllo ) hanno ritirato il consenso subito dopo la randomizzazione, lasciando 2.538 pazienti disponibili per l’analisi intention-to-treat ( 1.268 nel gruppo Ceftriaxone e 1.270 nel gruppo di controllo ).
2514 pazienti su 2.538 ( 99%; 1.257 in ciascun gruppo ) hanno completato 3 mesi di follow-up.
Ceftriaxone preventivo non ha influenzato la distribuzione dei punteggi di esito funzionale alla Rankin Scale modificata a 3 mesi ( odds ratio comune aggiustato 0.95, P=0.46 ).
Ceftriaxone preventivo non ha portato a un aumento dell'incidenza di eventi avversi.
L’aggravarsi dell’infezione con Clostridium difficile si è verificata in 2 pazienti ( meno dell’1% ) nel gruppo Ceftriaxone e in nessuno nel gruppo di controllo.
Ceftriaxone preventivo non ha migliorato l’esito funzionale a 3 mesi negli adulti con ictus acuto.
I risultati dello studio non supportano l'uso di antibiotici preventivi negli adulti con ictus in fase acuta. ( Xagena2015 )
Westendorp WF et al, Lancet 2015;385:1519-1526
Neuro2015 Farma2015
Indietro
Altri articoli
Evoluzione dell'infarto alla risonanza magnetica di diffusione dopo trombectomia nei pazienti con ictus acuto randomizzati a Nerinetide oppure placebo: studio REPERFUSE-NA1
Il neuroprotettore Nerinetide si è dimostrato promettente nel ridurre i volumi dell'infarto nei modelli di riperfusione ischemica dei primati. Si...
Tenecteplase per ictus da 4.5 a 24 ore con selezione secondo imaging di perfusione
Gli agenti trombolitici, compreso il Tenecteplase ( Metalyse ), vengono generalmente utilizzati entro 4.5 ore dalla comparsa dei sintomi dell'ictus....
Trombectomia endovascolare più assistenza medica versus sola assistenza medica per ictus ischemico di grandi dimensioni: esiti a 1 anno dello studio SELECT2
Numerosi studi randomizzati hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza della trombectomia endovascolare nei pazienti con ictus ischemico di grandi dimensioni....
Impatto combinato dell’emicrania e dell’ipertensione indotta dalla gravidanza sul rischio a lungo termine di infarto miocardico prematuro e ictus
È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...
Trombectomia endovascolare per ictus ischemico acuto con infarto di grandi dimensioni accertato
Evidenze recenti hanno suggerito un effetto benefico della trombectomia endovascolare nell'ictus ischemico acuto con ampio infarto; tuttavia, studi precedenti si...
Incidenza a lungo termine di ictus ischemico dopo attacco ischemico transitorio
L’incidenza a breve termine dell’ictus ischemico dopo un attacco ischemico transitorio ( TIA ) è elevata. Tuttavia, i dati sull’incidenza...
Modelli di sonno e rischio di ictus acuto: studio INTERSTROKE
I sintomi dei disturbi del sonno sono comuni e possono rappresentare importanti fattori di rischio modificabili di ictus. È stata...
Trombolisi ponte prima della terapia endovascolare nei pazienti con ictus con crescita del core più rapida
Non è ancora chiaro se il passaggio diretto alla trombectomia endovascolare ( EVT ) porti a esiti equivalenti alla trombolisi...
Associazione del Tirofiban con esiti funzionali dopo trombectomia nell'ictus ischemico acuto dovuto a malattia aterosclerotica intracranica
Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza dell'infusione endovenosa di Tirofiban ( Aggrastat ) prima della trombectomia endovascolare nei pazienti...
Sicurezza ed efficacia di Tenecteplase e Alteplase nei pazienti con ictus da lesione tandem: analisi post hoc degli studi EXTEND-IA TNK
La sicurezza e l’efficacia di Tenecteplase nei pazienti con ictus con lesione tandem ( TL ) non sono note. È...