Eventi cardiovascolari dopo ictus ischemico nei giovani adulti
È stato studiato il rischio a lungo termine di eventi ricorrenti cardiaci, arteriosi, venosi nei giovani pazienti con ictus, e se questo rischio differisca tra i sottogruppi eziologici.
La popolazione dello studio era costituita da 970 pazienti di età compresa tra 15 e 49 anni arruolati nel Registro HYSR ( Helsinki Young Stroke Registry ) che avevano avuto un ictus ischemico nel periodo 1994-2007.
Sono stati ottenuti i dati di follow-up fino al 2012 dal Finnish Care Register and Statistics Finland.
Un totale di 283 ( 29.2% ) pazienti con un evento cardiovascolare durante il follow-up mediano di 10.1 anni.
Il rischio cumulativo a 15 anni per gli eventi venosi è stato del 3.9%.
Il tasso di incidenza cumulativa a 15 anni per gli eventi vascolari compositi è stato di 34.0 per 1.000 anni-persona.
Aggiustando per età e sesso, i pazienti con un ictus indice causato da fonti ad alto rischio di cardioembolismo hanno avuto il più alto hazard ratio ( HR ) per qualsiasi evento cardiovascolare successivo ( 3.7 ), mentre il gruppo con aterosclerosi delle grandi arterie aveva il più alto hazard ratio ( 2.7 ) per recidiva di ictus rispetto ai pazienti con ictus di eziologia indeterminata.
In conclusione, il rischio di futuri eventi cardiovascolari dopo ictus ischemico nei giovani adulti rimane alto per anni dopo l’ictus indice, in particolare quando l’ictus indice è causato da fonti ad alto rischio di aterosclerosi o cardioembolismo delle grandi arterie. ( Xagena2016 )
Aarnio K et al, Neurology 2016; 86: 1872-1879
Neuro2016 Cardio2016
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