Prevenzione secondaria dopo TIA e ictus lieve: Ticagrelor non superiore all’Aspirina


Il tasso a 90 giorni di ictus, infarto miocardico, o morte è stato pari al 6.7% con Ticagrelor ( Brilique ) contro il 7.5% con Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) ( hazard ratio, HR=0.89, IC 95%, 0.78-1.01, p=0.07 ).

Il tasso di ictus ischemico era significativamente inferiore con Ticagrelor ( 5.8% contro 6.7%, HR=0.87, IC 95%, 0.76-1.00 ).

Ticagrelor non ha aumentato il rischio di emorragia intracranica ( 0.2% vs 0.3% con l'Aspirina ) o di sanguinamento maggiore ( 0.5% vs 0.6%, rispettivamente ), anche se il sanguinamento minore e la dispnea sono risultati più comuni con Ticagrelor.
Il rischio di sanguinamento fatale è risultato simile per entrambi i gruppi ( 0.1% ).

Lo studio SOCRATES ( Acute Stroke or Transient Ischaemic Attack Treated with Aspirin or Ticagrelor and Patient Outcomes ) ha riguardato 13.199 pazienti di 33 Paesi con un ictus ischemico non-grave o di attacco ischemico transitorio ( TIA ) ad alto rischio, la cui causa non era cardioembolica e non necessitava pertanto di trombolisi.

I pazienti che erano stati sottoposti a trombolisi o a trombectomia non erano ammessi a partecipare a questo studio; pertanto i risultati dello studio non dovono essere estesi a questi pazienti.

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale entro 24 ore dopo l'insorgenza dei sintomi al trattamento in doppio cieco con Ticagrelor ( dosaggio di carico di 180 mg il primo giorno, poi 90 mg due volte al giorno dal secondo giorno fino a 90 giorni ) o Aspirina ( 300 mg il primo giorno, poi 100 mg al giorno dal secondo giorno fino a 90 giorni ).

Circa un terzo dei pazienti stava assumendo Aspirina al momento dell’evento ischemico cerebrale.

L'analisi per sottogruppi non ha mostrato alcun significativo beneficio di Ticagrelor nei pazienti che stavano assumendo Aspirina al basale. ( Xagena2016 )

Fonte: The New England Journal of Medicine, 2016

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