Relazione tra ipercolesterolemia familiare e alti livelli di colesterolo LDL e ictus ischemico: Copenhagen General Population Study
L'ipercolesterolemia familiare ( FH ) è una condizione caratterizzata da concentrazioni molto elevate di colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( LDL ) e alto rischio di cardiopatia ischemica incluso l’infarto miocardico.
Tuttavia, vi sono informazioni limitate e contraddittorie sul fatto che l'ipercolesterolemia familiare e l'alto livello di colesterolo LDL conferiscano un elevato rischio di ictus ischemico.
È stata esaminata l'ipotesi secondo cui gli individui nella popolazione generale con ipercolesterolemia familiare e/o colesterolo LDL alto abbiano un rischio più elevato di ictus ischemico.
Le associazioni di ipercolesterolemia familiare e colesterolo LDL alto con rischio di ictus ischemico sono state verificate in analisi causali, genetiche e osservazionali utilizzando 106.412 individui dallo studio CGPS ( Copenhagen General Population Study, 2.823 con ictus ischemico e 3.792 con infarto miocardico ) e/o 10.372 individui dallo studio CCHS ( Copenhagen City Heart Study, 945 con ictus ischemico e 1.142 con infarto miocardico ).
Le mutazioni causali di ipercolesterolemia familiare erano LDLR W23X ( rs267607213 ), W66G ( rs121908025 ) e W556S e APOB R3500Q ( rs5742904 ).
Un disegno di randomizzazione mendeliana ha verificato se l'alto colesterolo LDL di per sé avesse un effetto causale sul rischio di ictus ischemico, utilizzando una combinazione delle mutazioni causali di ipercolesterolemia familiare e varianti genetiche comuni associate al alto livello di colesterolo LDL.
Le incidenze cumulative negli individui nello studio CGPS con e senza mutazioni causali di ipercolesterolemia familiare erano simili per ictus ischemico ( P=0.50 ) ma non per infarto miocardico ( P minore di 0.001 ): a 80 anni, il 4% e il 7% di questi individui hanno sviluppato ictus ischemico e il 20% e l'8% infarto miocardico, con risultati simili nello studio CCHS.
Non è stata evidenziata alcuna associazione tra ipercolesterolemia familiare clinica e ictus ischemico, eccetto se la malattia cardiaca ischemica prematura personale era inclusa nei criteri clinici di ipercolesterolemia familiare.
La cardiopatia ischemica al basale era associata a un più alto rischio di ictus ischemico, che spiegava il rischio più alto di ictus ischemico nei pazienti con alti livelli di colesterolo LDL.
Per un colesterolo LDL superiore di 1 mmol/l, il rapporto di rischio causale genetico era 1.11 per ictus ischemico e 1.45 per infarto miocardico.
In conclusione, l'ipercolesterolemia familiare e gli alti livelli di colesterolo LDL non hanno conferito un aumentato rischio di ictus ischemico.
Una associazione positiva con ictus ischemico osservata per alcuni criteri clinici di ipercolesterolemia familiare e colesterolo LDL elevato sembra essere dovuta alla precedente cardiopatia ischemica, piuttosto che al colesterolo LDL alto di per sé. ( Xagena2018 )
Beheshti S et al, Circulation 2018; 138: 578-589
Cardio2018 Endo2018 Neuro2018
Indietro
Altri articoli
Evoluzione dell'infarto alla risonanza magnetica di diffusione dopo trombectomia nei pazienti con ictus acuto randomizzati a Nerinetide oppure placebo: studio REPERFUSE-NA1
Il neuroprotettore Nerinetide si è dimostrato promettente nel ridurre i volumi dell'infarto nei modelli di riperfusione ischemica dei primati. Si...
Tenecteplase per ictus da 4.5 a 24 ore con selezione secondo imaging di perfusione
Gli agenti trombolitici, compreso il Tenecteplase ( Metalyse ), vengono generalmente utilizzati entro 4.5 ore dalla comparsa dei sintomi dell'ictus....
Trombectomia endovascolare più assistenza medica versus sola assistenza medica per ictus ischemico di grandi dimensioni: esiti a 1 anno dello studio SELECT2
Numerosi studi randomizzati hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza della trombectomia endovascolare nei pazienti con ictus ischemico di grandi dimensioni....
Impatto combinato dell’emicrania e dell’ipertensione indotta dalla gravidanza sul rischio a lungo termine di infarto miocardico prematuro e ictus
È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...
Trombectomia endovascolare per ictus ischemico acuto con infarto di grandi dimensioni accertato
Evidenze recenti hanno suggerito un effetto benefico della trombectomia endovascolare nell'ictus ischemico acuto con ampio infarto; tuttavia, studi precedenti si...
Incidenza a lungo termine di ictus ischemico dopo attacco ischemico transitorio
L’incidenza a breve termine dell’ictus ischemico dopo un attacco ischemico transitorio ( TIA ) è elevata. Tuttavia, i dati sull’incidenza...
Modelli di sonno e rischio di ictus acuto: studio INTERSTROKE
I sintomi dei disturbi del sonno sono comuni e possono rappresentare importanti fattori di rischio modificabili di ictus. È stata...
Trombolisi ponte prima della terapia endovascolare nei pazienti con ictus con crescita del core più rapida
Non è ancora chiaro se il passaggio diretto alla trombectomia endovascolare ( EVT ) porti a esiti equivalenti alla trombolisi...
Associazione del Tirofiban con esiti funzionali dopo trombectomia nell'ictus ischemico acuto dovuto a malattia aterosclerotica intracranica
Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza dell'infusione endovenosa di Tirofiban ( Aggrastat ) prima della trombectomia endovascolare nei pazienti...
Sicurezza ed efficacia di Tenecteplase e Alteplase nei pazienti con ictus da lesione tandem: analisi post hoc degli studi EXTEND-IA TNK
La sicurezza e l’efficacia di Tenecteplase nei pazienti con ictus con lesione tandem ( TL ) non sono note. È...