Stimolazione transcranica in corrente continua per bambini con ictus perinatale ed emiparesi


L'obiettivo di uno studio è stato quello di determinare se l'aggiunta della stimolazione transcranica in corrente continua ( tDCS ) alla terapia intensiva sia in grado di aumentare la funzione motoria nei bambini con ictus perinatale e paralisi cerebrale emiparetica in uno studio clinico randomizzato e controllato, in doppio cieco.

I partecipanti sono stati reclutati da una coorte di popolazione con ictus perinatale unilaterale classificato mediante risonanza magnetica per immagini ( MRI ), di età compresa tra 6 a 18 anni ed emiparesi disabilitante.
Tutti i soggetti avevano frequentato un campus di apprendimento motorio di 32 ore di terapia per due settimane dopo la scuola.

I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a stimolazione tDCS catodale da 1 mA alla corteccia motoria primaria controlesionale ( M1 ) per i primi 20 minuti di terapia quotidiana oppure a simulazione della terapia.

Gli esiti primari soggettivi ( Canadian Occupational Performance Measure, COPM ), oggettivi ( Assisting Hand Assessment, AHA ), la sicurezza, e gli esiti secondari sono stati misurati 1 settimana e 2 mesi dopo l'intervento.

Sono stati randomizzati 24 partecipanti ( età mediana 11.8 anni ).

Le prestazioni e i punteggi di soddisfazione alla scala COPM sono raddoppiati a 1 settimana con vantaggi sostenuti a 2 mesi ( P minore di 0.001 ).
I punteggi alla scala COPM sono aumentati maggiormente con la stimolazione tDCS rispetto al controllo simulato ( P=0.004 ).

I punteggi alla scala AHA hanno dimostrato solo aumenti lievi in ​​entrambi i momenti senza effetti della stimolazione tDCS.

Le procedure sono risultate sicure e ben tollerate senza alcuna diminuzione della funzionalità o assenza di eventi avversi gravi.

In conclusione, gli studi riguardanti la stimolazione transcranica in corrente continua appaiono fattibili e sicuri nei bambini con emiparesi.
La mancanza di cambiamento nella funzione motoria obiettiva può riflettere il sottodosaggio della terapia.
I marcati vantaggi nella funzione soggettiva con stimolazione tDCS forniscono supporto per ulteriori studi. ( Xagena2017 )

Kirton A et al, Neurology 2017; 88: 259-267

Neuro2017 Pedia2017



Indietro

Altri articoli

Il neuroprotettore Nerinetide si è dimostrato promettente nel ridurre i volumi dell'infarto nei modelli di riperfusione ischemica dei primati. Si...


Gli agenti trombolitici, compreso il Tenecteplase ( Metalyse ), vengono generalmente utilizzati entro 4.5 ore dalla comparsa dei sintomi dell'ictus....


Numerosi studi randomizzati hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza della trombectomia endovascolare nei pazienti con ictus ischemico di grandi dimensioni....


È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...


Evidenze recenti hanno suggerito un effetto benefico della trombectomia endovascolare nell'ictus ischemico acuto con ampio infarto; tuttavia, studi precedenti si...


L’incidenza a breve termine dell’ictus ischemico dopo un attacco ischemico transitorio ( TIA ) è elevata. Tuttavia, i dati sull’incidenza...


I sintomi dei disturbi del sonno sono comuni e possono rappresentare importanti fattori di rischio modificabili di ictus. È stata...


Non è ancora chiaro se il passaggio diretto alla trombectomia endovascolare ( EVT ) porti a esiti equivalenti alla trombolisi...


Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza dell'infusione endovenosa di Tirofiban ( Aggrastat ) prima della trombectomia endovascolare nei pazienti...


La sicurezza e l’efficacia di Tenecteplase nei pazienti con ictus con lesione tandem ( TL ) non sono note. È...