Risultati da 823 esami duplex per insufficienza venosa cronica cerebrospinale


La diagnosi ultrasonografica di insufficienza venosa cronica cerebrospinale ( CCSVI ) e la sua associazione con la sclerosi multipla è molto controversa, forse per la mancanza sia della formazione che della consapevolezza di ciò che rientra nella norma per quanto riguarda le vene cervicali, soprattutto perché si tratta di segmenti solitamente non esaminati nei laboratori vascolari.

Sono stati rivisti 823 esami duplex effettuati in un anno in pazienti con sclerosi multipla. Lo scopo era quello di rilevare ed eventualmente quantificare la presenza di CCSVI e i possibili vantaggi dei pazienti trattati con angioplastica dilatativa ( PTA ), secondo i criteri del protocollo Zamboni.

È stata eseguita la scansione prima in un gruppo di 60 controlli non-colpiti da sclerosi multipla, di età da 28 a 62 anni, al fine di migliorare la curva di apprendimento personale nell’esaminare le vene cervicali. Quindi sono stati studiati 696 pazienti con sclerosi multipla e 127 pazienti con sclerosi multipla dopo trattamento PTA per diagnosi di CCSVI.

Tra i 60 controlli, solo 3 ( 5% ) hanno mostrato una anomalia di flusso secondo i criteri di Zamboni, considerata insufficiente per la diagnosi di CCSVI, mentre nei restanti 57 ( 95% ) era totalmente assente.

Tra gli 823 pazienti affetti da sclerosi multipla, 627 ( 90% ) sono risultati abbinati con sufficienti punteggi dei criteri di Zamboni.
La frequenza di CCSVI tra i pazienti affetti da sclerosi multipla e i controlli senza sclerosi multipla ha rivelato una maggiore prevalenza di CCSVI nel gruppo con sclerosi multipla ( odds ratio, OR=576.7; P minore di 0.0001).

Infine, 88 pazienti ( 69% ) dopo esame duplex post-procedurale sono risultati negativi per i criteri di Zamboni di CCSVI e questo risultato è stato associato a miglioramento dei sintomi.

Altri studi precedenti, ma di più piccole dimensioni, sono stati svolti con lo scopo di esaminare la presenza di CCSVI nella sclerosi multipla e la mancanza di rilevamento in questa popolazione di pazienti può essere dovuta a insufficiente formazione e inadeguato apprendimento.

In conclusione, una vasta indagine ha dimostrato la forte associazione tra le due condizioni. Inoltre, la angioplastica dilatativa può ripristinare la anormale emodinamica duplex in una grande percentuale di pazienti. ( Xagena2012 )

Bavera PM et al, Acta Phlebologica 2012; 13: 141-148


Neuro2012 Diagno2012



Indietro

Altri articoli

Sono stati pubblicati su JAMA Neurology i risultati dello studio BRAVE DREAMS ( Sogni coraggiosi ). Lo studio no profit, finanziato...


Negli ultimi cinque anni una serie di pubblicazioni hanno investigato sul possibile legame tra insufficienza venosa cronica cerebrospinale ( CCSVI...


Difetti endoluminali, come le membrane, lembi immobili delle valvole e setti, sono stati descritti nella vena giugulare interna ( IJV...


Ricercatori italiani, coordinati dal Sandro Mandolesi dell’Università di Roma La Sapienza, ha sviluppato un algoritmo di analisi dei dati EcoColorDopper...


Un pattern vascolare controverso, recentemente identificato da Paolo Zamboni di Ferrara, chiamato insufficienza venosa cerebrospinale cronica ( CCSVI ), è...


La insufficienza venosa cronica cerebrospinale ( CCSVI ) è una entità vascolare recentemente descritta; è caratterizzata da un ristretto deflusso...


È stata esaminata l'incidenza e la distribuzione della compressione extravascolare della via venosa extracranica ( vene giugulari e/o azygos )...


Recentemente è stato ipotizzato che la insufficienza venosa cronica cerebrospinale ( CCSVI ) possa essere un fattore importante nella patogenesi...


Uno studio ha analizzato la morbilità e la mortalità a 30 giorni associate con la diagnosi endovascolare e la gestione...


L’insufficienza venosa cronica cerebrospinale ( CCSVI ) è una teoria che ha tentato di collegare l’ostruzione del flusso venoso dal...