La Betaistina nel trattamento della malattia di Ménière e di altri disturbi vertiginosi
Ménière è una condizione otologica relativamente comune e debilitante. La grande maggioranza delle terapie farmacologiche impiegate ostacola l'adattamento vestibolare e, pur riducendo i sintomi dolorosi delle vertigini, possono ostacolare a lungo termine la fase di recupero.
La Betaistina ( Vertiserc ) è un punto fermo del trattamento della malattia di Ménière e di altri disturbi che includono vertigini come sintomo cardinale.
Gli ultimi 10 anni hanno visto progressi significativi, non solo nel chiarire l'efficacia della Betaistina, ma anche nella comprensione del suo meccanismo d'azione.
Oltre all'azione vascolare nell'orecchio interno, modulazione delle cellule sensoriali vestibolari periferiche, e l'effetto eccitatorio sull'attività neuronale delle strutture corticali e sottocorticali, la Betaistina interagisce fortemente con il sistema istaminergico aumentando la sintesi e il rilascio di istamina nei nuclei tuberomammillari dell'ipotalamo posteriore.
L' azione dell'istamina sulle cellule vestibolari del lato colpito può contribuire al riequilibrio dell'attività neuronale tra i due lati; un meccanismo chiave nel processo di recupero vestibolare.
I deficit vestibolari richiedono un periodo considerevole affinché si verifichi la compensazione e questi meccanismi adattativi a lungo termine possono essere facilitati farmacologicamente utilizzando farmaci istaminergici come la Betaistina.
Studi sugli animali hanno mostrato chiaramente che la Betaistina non interferisce con l'adattamento vestibolare nel modo in cui lo fanno i farmaci con effetti sedativi.
L'efficacia clinica della Betaistina nella malattia di Ménière e nelle condizioni correlate è stata confermata dagli studi clinici randomizzati e controllati con placebo e dagli studi clinici con sostanze attive.
Dati disponibili da recenti studi ben condotti hanno mostrato che la Betaistina è più efficace del placebo o della Flunarizina.
Gli studi comparativi della Betaistina con la combinazione fissa di Cinnarizina e Dimenidrinato non hanno fornito risultati ben definiti, mentre sono emerse riduzioni chiare e significative nei sintomi con entrambi i trattamenti.
In conclusione la Betaistina è efficace nella malattia di Ménière, e presenta un grande vantaggio clinico, rispetto a diversi farmaci impiegati in questa condizione, per l'assenza di proprietà sedative che interferirebbero con l'adattamento vestibolare. ( Xagena2007 )
Lacour M et al, Neuropsychiatric Disease and Treatment 2007: 3; 429-440
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