Complicanze della cardiomiopatia ipertrofica: ictus ed embolizzazioni periferiche
Lo studio ha valutato l’incidenza ed il significato clinico dell’ictus e delle embolizzazioni periferiche riguardanti i siti del sistema nervoso periferico in una coorte di pazienti con cardiomiopatia ipertrofica.
Dei 900 pazienti esaminati nel corso di 7 +/- 7 anni, 51 (6%) sono stati colpiti da ictus (n = 44) o da altri eventi vascolari, 21 (41%) di questi 51 pazienti sono morti o sono rimasti invalidi in modo permanente.
L’incidenza totale di eventi cerebrovascolari è stata dello 0,8% per anno e dell’1,9% per i pazienti con età superiore ai 60 anni.
L’età al presentarsi del primo evento variava dai 29 agli 86 anni (media: 61 +/- 14 anni). La maggior parte degli eventi (n = 37; 72%) si è presentata in soggetti di età superiore ai 50 anni, sebbene 14 (28%) pazienti avevano un’età inferiore.
L’analisi multivariata ha mostrato che, alla valutazione iniziale, l’ictus e gli eventi vascolari periferici erano associati in modo indipendente ai sintomi congestizi e all’età avanzata, così come alla fibrillazione atriale (in 45 dei 51 pazienti; 88%).
L’incidenza cumulativa di questi eventi tra i pazienti con fibrillazione atriale era significativamente maggiore nei pazienti non sottoposti ad anticoagulazione rispetto ai pazienti che assumevano Warfarin (31% vs 18%; p < 0,05).
L’ictus e le embolizzazioni periferiche hanno mostrato una percentuale di diffusione del 6% ed un’incidenza dello 0,8% per anno in un ampio gruppo non-selezionato di pazienti con cardiopatia ipertrofica.
Queste complicanze della cardiopatia ipertrofica, che possono condurre a forme di invalidità o a morte, erano significativamente più comuni nei soggetti anziani, e si sono presentate quasi esclusivamente nei pazienti con fibrillazione atriale parossistica o cronica, risultavano ridotte nei soggetti sottoposti a terapia anticoagulante. ( Xagena2001 )
Maron BJ et al, J Am Coll Cardiol 2001; 39: 301-307
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