Rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva associata a Natalizumab
La leucoencefalopatia multifocale progressiva è associata al trattamento con Natalizumab ( Tysabri ).
Uno studio ha quantificato il rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva in pazienti con sclerosi multipla, in base a presenza o assenza di tre fattori di rischio: status positivo per quanto riguarda gli anticorpi anti-virus JC, precedente uso di immunosoppressori e durata crescente del trattamento con Natalizumab.
Sono stati utilizzati dati da fonti post-marketing, studi clinici e da un registro svedese indipendente per stimare l’incidenza di leucoencefalopatia multifocale progressiva in pazienti trattati con Natalizumab con sclerosi multipla in base ai criteri prima elencati: status positivo o negativo per gli anticorpi anti-virus JC, presenza o assenza di un precedente uso di immunosoppressori e durata del trattamento ( da 1 a 24 mesi versus da 25 a 48 mesi ).
Campioni di sangue da testare per presenza di anticorpi anti-JC sono risultati disponibili per 5896 pazienti con sclerosi multipla e 54 con sclerosi multipla trattati con Natalizumab e nei quali la leucoencefalopatia multifocale progressiva si è sviluppata successivamente.
A febbraio 2012, sono stati osservati 212 casi confermati di leucoencefalopatia multifocale progressiva in 99 571 pazienti trattati con Natalizumab ( 2.1 casi per 1000 pazienti ).
Tutti i 54 pazienti con leucoencefalopatia multifocale progressiva per i quali erano disponibili campioni ematici prima della diagnosi sono risultati positivi per anticorpi anti-JC virus.
Quando il rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva è stato stratificato in base ai tre fattori, tale rischio è risultato più basso per i pazienti negativi per anticorpi anti-JC virus, con un’incidenza stimata uguale o inferiore a 0.09 casi per 1000 pazienti.
I pazienti risultati positivi per anticorpi anti-virus JC, che avevano assunto immunosoppressori prima dell’inizio della terapia con Natalizumab e avevano ricevuto un trattamento di 25-48 mesi con Natalizumab hanno mostrato il più alto rischio stimato ( incidenza, 11.1 casi per 1000 pazienti ).
In conclusione, uno status positivo per quanto riguarda la presenza di anticorpi anti-JC, un precedente uso di immunosoppressori e una maggiore durata del trattamento con Natalizumab, da solo o in combinazione, sono risultati associati a livelli distinti di rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva in pazienti con sclerosi multipla trattati con Natalizumab. ( Xagena2012 )
Bloomgren G et al, N Engl J Med 2012; 366: 1870-1880
Inf2012 Neuro2012 Farma2012
Indietro
Altri articoli
Leucoencefalopatia multifocale progressiva associata a Natalizumab
Sono state valutate le caratteristiche rilevanti per la diagnosi di leucoencefalopatia multifocale progressiva ( PML ) associata a poliomavirus JC...
Nessuna evidenza di effetti benefici della plasmaferesi nella leucoencefalopatia multifocale progressiva associata a Natalizumab
Sono stati esaminati in modo retrospettivo gli effetti della plasmaferesi sulla sopravvivenza e sugli esiti clinici dei pazienti con...
Leucoencefalopatia multifocale progressiva dopo somministrazione di Natalizumab: la plasmaferesi può non offrire vantaggi, anzi essere dannosa
Uno dei farmaci impiegati nella sclerosi multipla recidivante remittente, la forma più frequente, è Natalizumab ( Tysabri ), un anticorpo...
Rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva associata a Natalizumab nei pazienti con sclerosi multipla
Precedenti stime di rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva ( PML ) nei pazienti con sclerosi multipla trattati con Natalizumab (...
Sclerosi multipla: l’espressione di miRNA a livello sierico è un possibile marcatore di rischio per la leucoencefalopatia multifocale progressiva associata a Natalizumab
Natalizumab ( Tysabri ) ha dimostrato di essere efficace nel ridurre le recidive di sclerosi multipla e la progressione della...
Sclerosi multipla: test basato sulla L-selectina per identificare i pazienti a rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva con Natalizumab
Un nuovo test sembra essere in grado di stratificare i pazienti con sclerosi multipla a rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva...
L'interruzione della terapia con Natalizumab dopo 24 dosi nei pazienti responder deve essere presa in considerazione solo se il rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva è alto
La valutazione delle scelte terapeutiche è necessaria dopo 24 dosi di Natalizumab ( Tysabri ) in pazienti con sclerosi multipla...
Rischio di leucoencefalopatia multifocale progressiva associata a Natalizumab
La leucoencefalopatia multifocale progressiva è associata al trattamento con Natalizumab ( Tysabri ).È stato quantificato il rischio di leucoencefalopatia multifocale...
Esiti clinici della leucoencefalopatia multifocale progressiva associata a Natalizumab
Natalizumab ( Tysabri ), una terapia per la sclerosi multipla, è stato associato a leucoencefalopatia multifocale progressiva, una rara infezione...
Sclerosi multipla: simultanea leucoencefalopatia multifocale progressiva e sindrome infiammatoria da ricostituzione immunitaria dopo la sospensione di Natalizumab
La leucoencefalopatia multifocale progressiva ( PML ) è una grave complicanza della terapia con Natalizumab ( Tysabri ) nei pazienti...