Interventi per ridurre l’omocisteina per la prevenzione degli eventi cardiovascolari


Le malattie cardiovascolari come coronaropatia, ictus e insufficienza cardiaca congestizia rappresentano la principale causa di morte nel mondo.
Un fattore di rischio ipotizzato è l’elevato livello di omocisteina totale circolante che è influenzato soprattutto dai livelli ematici di Cianocobalamina ( Vitamina B12 ), Acido Folico ( Vitamina B9 ) e Piridossina ( Vitamina B6 ).

Non è chiara la forza dell’associazione tra livello di omocisteina totale e rischio di malattia cardiovascolare.

I Ricercatori del Iberoamerican Cochrane Network hanno condotto una revisione della letteratura per valutare l’efficacia clinica di interventi mirati ad abbassare il livello di omocisteina in persone con o senza preesistenti malattie cardiovascolari.

Sono stati inclusi nell’analisi gli studi randomizzati e controllati che hanno valutato l’effetto di interventi per ridurre l’omocisteina per la prevenzione di eventi cardiovascolari con un periodo di follow-up uguale o superiore a 1 anno.

Gli esiti primari presi in considerazione erano infarto del miocardio e ictus; sono stati esclusi dallo studio i pazienti con malattia renale allo stadio terminale.

Sono stati individuati 8 studi adatti ad essere inclusi nell’analisi per un totale di 24,210 partecipanti con un basso rischio di bias in termini generali.

Gli interventi tesi ad abbassare i livelli di omocisteina non hanno ridotto il rischio di infarto del miocardio non-fatale o fatale, ictus o morte per qualsiasi causa ( rischio relativo [ RR ] combinato 1.03; RR combinato 0.89 e RR combinato 1.00, rispettivamente.

In conclusione, i risultati derivati dagli studi clinici disponibili non mettono in luce prove a sostegno dell’utilizzo di trattamenti che riducono i livelli di omocisteina per la prevenzione di eventi cardiovascolari. ( Xagena2009 )

Martí-Carvajal AJ et al, Cochrane Database Syst Rev 2009; (4): CD006612


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