La capacità di rimielinizzazione nei pazienti con sclerosi multipla diminuisce con la cronicità della malattia
Un gruppo di Ricercatori tedeschi dell’Università di Gottinga, ha condotto uno studio per analizzare e confrontare il grado di rimielinizzazione nelle lesioni dei pazienti con sclerosi multipla con breve ( lesioni precoci ) o lunga ( lesioni croniche ) durata della malattia e per determinare l’influenza della localizzazione anatomica sul grado della rimielinizzazione.
Nelle lesioni precoci, la rimielinizzazione è stata descritta come un evento relativamente frequente, al contrario delle lesioni croniche nelle quali la rimielinizzazione è assente o limitata ai margini delle lesioni nella maggior parte dei casi.
Tuttavia, non è stato pubblicato alcuno studio che abbia quantificato e confrontato il grado di rimielinizzazione nelle lesioni precoci o croniche da sclerosi multipla.
È stata analizzata la rimielinizzazione in 52 biopsie riferentesi a 51 pazienti ( sclerosi multipla precoce ) e in 174 lesioni riscontrate in 36 autopsie ( sclerosi multipla cronica ) mediante metodiche immunoistochimiche per proteine della mielina.
Un numero significativamente superiore di lesioni è risultata rimielinizzata nella sclerosi multipla precoce rispetto a quella cronica ( 80.7% vs 60% ).
Nella sclerosi multipla cronica le lesioni sottocorticali hanno mostrato rimielinizzazione più estesa rispetto alle lesioni periventricolari.
Le maggior parte delle lesioni cerebellari sono risultate completamente demielinizzate.
In conclusione, questi dati hanno dimostrato che la rimielinizzazione è un evento frequente nelle lesioni da sclerosi multipla precoce.
Inoltre, la localizzazione anatomica di una lesione potrebbe influenzare il grado di rimielinizzazione. ( Xagena2009 )
Goldschmidt T et al, Neurology 2009;72: 1914-1921
Neuro2009
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