Terapia con pacemaker nei pazienti con sincope neuro-mediata e asistolia


L'efficacia della stimolazione cardiaca per la prevenzione delle recidive sincopali in pazienti con sincope neuro-mediata è controversa.

Uno studio ha cercato di determinare se la terapia di stimolazione riduce le recidive sincopali nei pazienti con grave sincope neuro-mediata asistolica.

Lo studio in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo, è stato condotto in 29 Centri nell’ambito del Third International Study on Syncope of Uncertain Etiology ( ISSUE-3 ).

I pazienti avevano un'età di 40 anni o superiore, e avevano avuto 3 episodi sincopali o più nei precedenti 2 anni.

Inizialmente, 511 pazienti hanno ricevuto un dispositivo di monitoraggio elettrocardiografico sottocutaneo ( Implantable Loop Recorder, ILR ); 89 di questi hanno documentato episodi di sincope con 3 o più episodi di asistolia o 6 o più episodi di asistolia senza sincope entro 12 mesi e hanno soddisfatto i criteri per l'impianto del pacemaker; 77 pazienti su 89 sono stati assegnati in modo casuale a ricevere un pacemaker bicamerale con risposta al rilevamento di caduta della frequenza o solo rilevamento ( sensing ).

I dati sono stati analizzati secondo intention-to-treat.

E’ stata riscontrata recidiva sincopale durante il follow-up in 27 pazienti, 19 dei quali erano stati assegnati a pacemaker OFF e 8 a pacemaker ON.

Il tasso stimato di recidiva sincopale a 2 anni è stato del 57% con pacemaker OFF e del 25% con pacemaker ON ( log rank: P=0.039 alla soglia di significatività statistica di 0.04 ).

Il rischio di recidiva si è ridotto del 57%.

Un totale di 5 pazienti hanno presentato complicanze procedurali: dislocazione dell’elettrodo in 4 casi che hanno richiesto correzione e trombosi della vena succlavia in 1 paziente.

In conclusione, la stimolazione bicamerale permanente è efficace nel ridurre la recidiva di sincope in pazienti di età maggiore o uguale a 40 anni, con grave sincope neuro-mediata e asistolia.
La riduzione assoluta osservata della recidiva sincopale del 32% e relativa del 57% incoraggia questo trattamento invasivo per la sincope neuro-mediata relativamente benigna. ( Xagena2012 )

Brignole M et al, Circulation 2012; 125: 2566-2571

Cardio2012



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