Tremaril nelle sindromi parkinsoniane e nel tremore senile
Tremaril ( Metixene ) è un farmaco anticolinergico che agisce sia a livello centrale sia, in maniera meno pronunciata, a livello periferico ed è autorizzato in Italia con l’indicazione tutte le forme di sindrome parkinsoniana: parkinsonismi idiopatici, post-encefalitici ed arteriosclerotici, come pure sindromi parkinsonoidi nel corso di trattamento con neurolettici, sintomi residui e postumi nei parkinsoniani operati. Inoltre è anche indicato nel tremore senile.
Come sottolineato nelle linee guida pubblicate dalla task force della European Federation of Neurological Societies, della Movement Disorder Society – European Section e della Lega italiana per la lotta contro la malattia di Parkinson, le sindromi extrapiramidali e le demenze ( LIMPE ), l’uso dei medicinali anticolinergici nel controllo dei sintomi parkinsoniani si basa su evidenze di basso livello ( livello di evidenza B ) ed è gravato da un eccesso di eventi avversi prevalentemente nei soggetti anziani. Pertanto, questi medicinali non sono raccomandati quale trattamento di prima linea e non devono essere somministrati a pazienti con comorbilità neuropsichiatriche quali deterioramento cognitivo avanzato o gravi disturbi psichiatrici.
La maggior parte degli studi clinici randomizzati, in cieco e verso placebo di efficacia degli anticolinergici sui sintomi parkinsoniani riguarda il Triesifenidile e l’Orfenadrina.
Di contro, non sono disponibili in letteratura studi adeguati relativi all’efficacia del Metixene nei pazienti affetti da malattia di Parkinson o altre forme di tremore extrapiramidale, né studi di confronto diretto del profilo di sicurezza dei vari medicinali ad azione anticolinergica.
Riguardo all’utilizzo off label per le sindromi distoniche, le linee giuda EFNS/MSD – ES TASK FORCE riportano che l’efficacia assoluta e comparativa degli anticolinergici nella distonia è scarsamente documentata nei bambini e che non ci sono prove di efficacia negli adulti.
Nelle distonie focali, i farmaci anticolinergici sono stati ampiamente superati dall’uso della tossina botulinica mentre mantengono un ruolo relativamente limitato nelle forme generalizzate, dove le uniche evidenze disponibili in letteratura sono relative al Triesifenidile.
In questo ambito terapeutico, non è disponibile alcun dato di efficacia e sicurezza relativo al Metixene e solo scarse evidenze circa il Biperidene.
Inoltre, alcuni studi di farmaco utilizzazione in coorti di pazienti affetti da distonia hanno evidenziato come l’uso off label degli anticolinergici risulta essere limitato a un numero esiguo di pazienti giovani affetti da forme generalizzate come farmaci di seconda e terza linea ( dopo Tossina botulinica e benzodiazepine ), in assenza di evidenze a supporto dell’utilizzo del Metixene. ( Xagena2017 )
Fonte: AIFA, 2017
Neuro2017 Farma2017
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