Un importante fattore di protezione del cervello durante lo stroke ischemico: l'Interleuchina 10
Bassi livelli plasmatici della citochina Interleuchina -10 ( IL-10 ) sono associati ad un rapido deterioramento già all'inizio di uno stroke ischemico. Gli Autori hanno misurato i livelli di IL-10 in 231 pazienti entro 24 ore dall'insorgenza dello stroke. Il deterioramento è stato misurato con la Canadian Stroke Scale e si è osservata una riduzione di un punto in 83 pazienti entro 48 ore dalla comparsa dello stroke.
La correlazione fra il deterioramento ed il basso livello di IL-10 si è mantenuta anche dopo l'aggiustamento dei valori di iperglicemia e di ipertermia.
In questo lavoro è stato inoltre osservato che i livelli di IL-10 nei pazienti con deterioramento erano significativamente più bassi rispetto ai pazienti che presentavano invece segni di miglioramento.
Il gruppo di Chamorro suggerisce che il trattamento con IL-10 potrebbe migliorare l'esito finale di uno stroke.
Essi ritengono che la determinazione dell'IL-10 possa costituire un utile marker per individuare un deterioramento motorio nei pazienti con stroke lacunare.
Gli Autori sostengono inoltre che questi pazienti potrebbero trarre beneficio da trattamenti con farmaci antinfiammatori o inibitori della'eccitotossicità. ( Xagena )
Vila N et al , Stroke 2003;34: 671
XagenaMedilearnECM2003
"
Indietro
Altri articoli
Modelli di sonno e rischio di ictus acuto: studio INTERSTROKE
I sintomi dei disturbi del sonno sono comuni e possono rappresentare importanti fattori di rischio modificabili di ictus. È stata...
Sintomi depressivi e rischio di ictus acuto: studio INTERSTROKE
È stato segnalato che la depressione è un fattore di rischio di ictus acuto, in gran parte sulla base di...
Assunzione di alcol come fattore di rischio per l'ictus acuto: studio INTERSTROKE
C'è incertezza sull'associazione tra consumo di alcol e ictus, in particolare per l'assunzione da bassa a moderata. Sono state esaminate...
Inibizione del fattore XIa con Asundexian dopo ictus ischemico non-cardioembolico acuto: studio PACIFIC-Stroke
Asundexian, un inibitore orale del fattore XIa ( FXIa ) formulato in piccole molecole, potrebbe prevenire la trombosi senza aumentare...
Infusione nella arteria carotide interna di cellule ALD-401 derivate dal midollo osseo autologo in pazienti con ictus ischemico stabile recente: studio RECOVER-Stroke
L'ictus ischemico non ha trattamenti approvati per migliorare la guarigione. ALD-401 è una popolazione arricchita di cellule staminali aldeide deidrogenasi...
Studio HOPE-3 Stroke: il trattamento antipertensivo associato a quello ipocolesterolemizzante riduce l'incidenza di primo ictus
Dallo studio HOPE-3 Stroke è emerso che la combinazione di farmaci antipertensivi e di ipocolesterolemizzanti è in grado di ridurre...
Trombolisi ed esito clinico nei pazienti con ictus dopo potenziamento del Tyrol Stroke Pathway
La trombolisi endovenosa per l'ictus ischemico rimane sottoutilizzata in tutto il mondo. Uno studio ha valutato se un programma di...
Controversie sulle conclusioni del NINDS r-TPA Stroke Study, che ha valutato la sicurezza e l’efficacia di Actilyse, un trombolitico nelll’ictus ischemico acuto
ll NINDS ( National Institute of Neurological Diseases and Stroke ) ha dato incarico a un Comitato indipendente di rianalizzare...
Studio Northern Manhattan Stroke: l’attività fisica riduce il rischio di ictus nei soggetti con aumentata massa ventricolare sinistra
Un aumento della massa ventricolare sinistra è associata ad un incremento nel rischio di ictus. Lo studio, che è stato...