Aumento di infarto miocardico e ictus a seguito di esacerbazione di broncopneumopatia cronica ostruttiva
I pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva ( BPCO ) sono a rischio di eventi cardiovascolari. Ciò è attribuito a un aumento dell'infiammazione sistemica.
Il decorso della BPCO è punteggiato da riacutizzazioni, che aumentano ulteriormente l'infiammazione sistemica, ma il rischio di eventi vascolari nel periodo post-esacerbazione non è mai stato definito.
Sono stati analizzati i dati di 25.857 pazienti con BPCO inseriti nel database Health Improvement Network per un periodo di 2 anni.
Le riacutizzazioni sono stati definite in base all’uso di corticosteroidi per via orale superiori a 20 mg/die e/o di antibiotici orali selezionati.
Sono stati identificati 524 infarti del miocardio in 426 pazienti e 633 ictus ischemici in 482 pazienti.
I tassi di incidenza di infarto miocardico e ictus sono stati 1.1 e 1.4 per 100 anni-paziente, rispettivamente.
C'è stato un rischio di infarto miocardico aumentato di 2.27 volte ( p=0.03 ) da 1 a 5 giorni dopo l’esacerbazione ( definita dalla prescrizione di steroidi e antibiotici ). Questo rischio relativo è diminuito progressivamente con il tempo e non è stato significativamente differente dal rischio di infarto miocardico al basale in qualsiasi altro intervallo di tempo post-esacerbazione.
Un caso di esacerbazione su 2.513 è stato associato a infarto miocardico entro 1 fino a 5 giorni.
C'è stato un aumento del rischio di ictus di 1.26 volte ( p=0.05 ) da 1 a 49 giorni dopo riacutizzazione.
In conclusione, i risultati hanno indicato che le riacutizzazioni di BPCO aumentano il rischio di infarto miocardico e ictus.
Questo può avere implicazioni per la terapia della BPCO sia stabile che esacerbata. ( Xagena2010 )
Donaldson GC et al, Chest 2010; 137: 1091-1097
Pneumo2010 Cardio2010 Neuro2010
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