Vorapaxar, un nuovo antiaggregante, non è indicato nei pazienti con ictus
La segnalazione del Data Safety Monitoring Board ( DSMB ) ha portato ad interrompere la somministrazione del farmaco antiaggregante sperimentale Vorapaxar in uno studio, e a modificare un altro studio.
L’esame ad interim dei dati ha mostrato che Vorapaxar non è adatto per i pazienti con ictus.
Vorapaxar è un antiaggregante che appartiene alla nuova classe di farmaci noti come antagonisti dei recettori della trombina e si lega in maniera selettiva al recettore della trombina, localizzato sulle piastrine ( Protease Activated Receptor-1 o PAR-1).
Gli studi sono stati disegnati per valutare Vorapaxar nel trattamento e nella prevenzione degli eventi cardiaci tra i pazienti con sindromi coronariche acute e nei pazienti con precedenti eventi cardiovascolari ( infarto miocardico, ictus, malattia arteriosa periferica ).
In seguito alla raccomandazione del Comitato DSMB, lo studio TRA-2°P TIMI50 ( Thrombin Receptor Antagonist in Secondary Prevention of Atherothrombotic Ischemic Events ) continuerà per i pazienti colpiti in precedenza da infarto miocardico o malattia arteriosa periferica, mentre verrà interrotto per le persone che hanno sofferto di ictus.
Lo studio TRA-2°P TIMI50 prevedeva l'arruolamento di circa 26.500 pazienti con malattia aterosclerotica, che avrebbero dovuto essere trattati con Vorapaxar oltre alla terapia standard.
Lo studio TRA•CER ( Thrombin Receptor Antagonist Clinical Event Reduction in acute coronary syndrome ) ha arruolato 12.977 pazienti con sindrome coronarica acuta.
L'endpoint primario di efficacia era la prima occorrenza di uno dei componenti del composito di morte cardiovascolare, infarto miocardico, ictus, ischemia ricorrente con riospedalizzazione, e rivascolarizzazione coronarica urgente. Il principale endpoint di efficacia secondario era la prima occorrenza di un qualsiasi evento del composito di morte cardiovascolare, infarto miocardico e ictus. ( Xagena2011 )
Fonte: Brigham and Women’s Hospital, 2011
Cardio2011 Neuro2011 Farma2011
Indietro
Altri articoli
Associazione del Tirofiban con esiti funzionali dopo trombectomia nell'ictus ischemico acuto dovuto a malattia aterosclerotica intracranica
Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza dell'infusione endovenosa di Tirofiban ( Aggrastat ) prima della trombectomia endovascolare nei pazienti...
Rischio di ictus a lungo termine nei pazienti con malattia infiammatoria intestinale
I pazienti con malattia infiammatoria intestinale ( IBD ) corrono un rischio maggiore di eventi tromboembolici, ma le prove sul...
L-Arginina nell'encefalopatia mitocondriale, acidosi lattica ed episodi simili a ictus
La gestione dell'ictus nel contesto della malattia mitocondriale primaria è clinicamente impegnativa e le migliori opzioni di trattamento per i...
Ticagrelor rispetto a Clopidogrel nei portatori del gene CYP2C19 con perdita di funzione con ictus o TIA
I confronti tra Ticagrelor ( Brilique ) e Clopidogrel ( Plavix ) per la prevenzione secondaria dell'ictus nei portatori del...
Relazioni stimate dose-risposta per la Vitamina-D con malattia coronarica, ictus e mortalità per tutte le cause
Gli studi randomizzati sull'integrazione di Vitamina-D per le malattie cardiovascolari e la mortalità per tutte le cause hanno generalmente riportato...
Rischio di ictus ischemico nei pazienti con malattia da coronavirus 2019 COVID-19 rispetto ai pazienti con influenza
Non è chiaro se la malattia da coronavirus 2019 ( COVID-19 ) sia associata a un rischio più elevato di...
Rischio di ictus e demenza nei pazienti con e senza fibrillazione atriale e malattia arteriosa carotidea
I pazienti con malattia arteriosa carotidea con e senza fibrillazione atriale sono a rischio di ictus. I pazienti con fibrillazione...
Effetto dell'ablazione transcatetere versus terapia antiaritmica su mortalità, ictus, sanguinamento e arresto cardiaco nei pazienti con fibrillazione atriale: studio CABANA
L'ablazione transcatetere è efficace nel ripristinare il ritmo sinusale nella fibrillazione atriale ( AF ), ma i suoi effetti sulla...
Cardiopatia atriale nei pazienti con ictus embolico di origine inderminata e altre eziologie di ictus
Sono stati studiati la prevalenza e i determinanti clinici della cardiopatia atriale nei pazienti con ictus embolico di origine indeterminata...
Effetto della coesistenza di malattia vascolare sul rischio a lungo termine di eventi ricorrenti dopo attacco ischemico transitorio o ictus
Si è determinato se i pazienti con attacco ischemico transitorio ( TIA ) o ictus ischemico con malattie cardiovascolari coesistenti...