Natalizumab più trattamento standard con corticosteroidi per la malattia del trapianto contro l'ospite acuta ad alto rischio
La malattia del trapianto contro l'ospite ( GVHD ) del tratto gastrointestinale ( GI ) è la principale causa di mortalità non-da-recidiva ( NRM ) dopo trapianto di cellule ematopoietiche allogenico.
I punteggi di Ann Arbor ( AA ) derivati dai biomarcatori sierici all'esordio della malattia del trapianto contro l'ospite quantificano il danno alle cripte gastrointestinali; i punteggi AA2/3 sono correlati alla resistenza al trattamento e a una mortalità non-da-recidiva più elevata.
È stato condotto uno studio multicentrico di fase 2 utilizzando Natalizumab ( Tysabri ), un anticorpo monoclonale umanizzato che blocca il passaggio di cellule T nel tratto gastrointestinale attraverso la subunità alfa-4 dell'integrina alfa-4-beta-7, combinato con corticosteroidi come trattamento primario per i pazienti con malattia del trapianto contro l'ospite AA2/3 di nuova insorgenza.
Sono stati arruolati e trattati 75 pazienti valutabili; l'81% ha ricevuto Natalizumab entro 2 giorni dall'inizio dei corticosteroidi.
La terapia è risultat ben tollerata senza eventi avversi emergenti dal trattamento in più del 10% dei pazienti.
Gli esiti per i pazienti trattati con Natalizumab più corticosteroidi sono stati confrontati con 150 controlli ben abbinati del database MAGIC il cui trattamento primario era costituito dai soli corticosteroidi.
Non sono state riscontrate differenze significative nella risposta complessiva o completa tra i pazienti trattati con Natalizumab più corticosteroidi e quelli trattati con soli corticosteroidi ( 60% vs 58%; P=0.67% e 48% vs 48%; P=1.0, rispettivamente ), compresi sottogruppi rilevanti.
Non sono state inoltre riscontrate differenze significative nella mortalità non-da-recidiva o nella sopravvivenza globale a 12 mesi nei pazienti trattati con Natalizumab più corticosteroidi rispetto ai controlli trattati con soli corticosteroidi ( 38% vs 39%; P=0.80% e 46% vs 54%; P=0.48, rispettivamente ).
In questo studio multicentrico di fase 2 basato su biomarcatori, Natalizumab combinato con corticosteroidi non è riuscito a migliorare l’esito dei pazienti con malattia del trapianto contro l'ospite ad alto rischio di nuova diagnosi. ( Xagena2023 )
Al Malki MM et al, Blood Adv 2023; 7: 5189-5198
Med2023 Emo2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
La terapia ormonale può aumentare la perdita di peso nelle donne in postmenopausa che assumono Semaglutide
Le donne in postmenopausa in terapia ormonale hanno presentato una maggiore perdita di peso corporeo totale con Semaglutide fino a...
L’integrazione di Vitamina-D e Calcio nelle donne anziane ha mostrato risultati contrastanti a lungo termine
Dopo più di 20 anni di follow-up gli integratori di Calcio e di Vitamina-D hanno mostrato di ridurre la...
Revisione sistematica degli antagonisti dei recettori della neurochinina-3 per la gestione dei sintomi vasomotori della menopausa
I sintomi vasomotori ( VMS ) colpiscono molte persone in postmenopausa e influiscono sul sonno e sulla qualità di vita. Una...
Brentuximab Vedotin più regime AVD per il trattamento di prima linea del linfoma di Hodgkin sfavorevole in stadio iniziale: studio BREACH
La prognosi dei pazienti con linfoma di Hodgkin sfavorevole allo stadio iniziale rimane insoddisfacente. Sono state valutate l'efficacia e la...
Trecondi a base di Ttreosulfan come trattamento di condizionamento prima del trapianto di cellule staminali ematopoietiche
Trecondi, il cui principio attivo è Treosulfan, è un medicinale somministrato ai pazienti prima di un trapianto di midollo osseo...
Metotrexato ad alte dosi come profilassi del sistema nervoso centrale nel linfoma aggressivo a cellule B ad alto rischio
La progressione del sistema nervoso centrale ( SNC ) o la recidiva è una complicanza rara ma devastante del linfoma...
Cemento ad alte dosi caricato con doppio antibiotico per l'emiartroplastica dell'anca: studio WHiTE 8
La frattura dell’anca è la lesione più comune che richiede trattamento ospedaliero. Ci sono controversie riguardo all'uso del cemento osseo...
Immunogenicità attenuata dei vaccini SARS-CoV-2 e fattori di rischio nei riceventi il trapianto di cellule staminali
L’immunogenicità della vaccinazione contro il coronavirus 2 della sindrome respiratoria acuta grave ( SARS-CoV-2 ) è ridotta nei pazienti sottoposti...
Patritumab deruxtecan nel carcinoma al polmone non-a-piccole cellule con mutazione di EGFR dopo terapia con un inibitore della tirosina chinasi di EGFR e chemioterapia a base di Platino: studio HERTHENA-Lung01
Patritumab deruxtecan, o HER3-DXd, è un coniugato anticorpo-farmaco costituito da un anticorpo monoclonale completamente umano diretto al recettore 3 del...