Radioterapia con placche per melanoma del iride residuo o recidivo dopo resezione chirurgica
È stata valutata la radioterapia con placche per la gestione del melanoma dell'iride residuo o recidivo dopo la resezione chirurgica.
Nello studio retrospettivo sono stati inclusi 32 pazienti con melanoma del iride residuo o recidivo dopo resezione chirurgica e sono stati considerati il controllo del tumore, la recidiva, la scarsa acuità visiva, la enucleazione, le metastasi e le complicazioni da radiazione.
C’erano 32 occhi con melanoma irideo residuo ( n=12 ) o ricorrente ( n=20 ) dopo resezione chirurgica, che sono stati sottoposti a radioterapia con placche di Iodio-125 ( I-125 ).
Il melanoma residuo era evidente clinicamente in 3 casi e istopatologicamente in 9; la radioterapia con placche è stata somministrata a un intervallo medio di 2 mesi dopo la resezione.
Per i casi di recidiva, l'intervallo medio dalla resezione iniziale del tumore alla diagnosi di recidiva è stato di 58 mesi, momento in cui è stata eseguita la radioterapia con placche.
Per tutti i casi, il diametro medio al basale del tumore è stato di 6 mm e lo spessore di 2 mm al momento della radioterapia.
La disseminazione nella camera anteriore era presente in 26 occhi ( 81% ) e il glaucoma in 11 occhi ( 34% ).
L'acuità visiva alla presentazione era buona ( 20/20-20/50 ) in 27 occhi ( 84% ), intermedia ( 20/60-20/150 ) in 3 ( 9% ) e scarsa ( minore o uguale a 20/200 ) in 2 occhi ( 6% ).
A 6 anni dopo la radioterapia con placche, i risultati hanno incluso completo controllo del tumore nell’87% dei casi, scarsa acuità visiva nel 9%, enucleazione nel 13% ( per recidiva del tumore n=3 e per glaucoma grave n=1 ) e metastasi nel 3%.
A 6 anni, le complicazioni da radiazione hanno incluso epiteliopatia corneale nel 6%, necrosi sclerale nel 3%, cataratta nel 53%, pressione intraoculare elevata ( da tumore o radioterapia ) nel 19%, ed edema maculare nel 6%.
In conclusione, la radioterapia con placche di Iodio-125 è efficace nel trattamento del melanoma dell'iride residuo o recidivato dopo la resezione chirurgica, garantendo il controllo del tumore nell’87% dei pazienti a 6 anni ed evitando l'enucleazione in molti casi. ( Xagena2012 )
Shah SU et al, Ophthalmology 2012; 119: 838-842
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