Olaparib e Doxorubicina liposomiale pegilata in pazienti con mutazioni in BRCA1 e BRCA2 e recidiva di carcinoma ovarico
Olaparib ( AZD2281 ), un inibitore PARP ( poli-ADP-ribosio-polimerasi ) attivo per via orale che induce letalità nelle cellule BRCA-deficienti ( BRCA1 o BRCA2 ), ha mostrato attività clinica promettente in studi non-randomizzati di fase II in pazienti con tumore ovarico con deficienza di BRCA1 o BRCA2.
Sono state confrontate efficacia e sicurezza di Olaparib e Doxorubicina liposomiale pegilata ( Caelyx ) in questa popolazione di pazienti.
Nello studio multicentrico, in aperto, randomizzato e di fase II, sono state arruolate pazienti con tumore dell’ovaio che avevano mostrato recidiva entro 12 mesi dalla precedente terapia con Platino e con mutazioni germinali confermate in BRCA1 o BRCA2.
Le pazienti sono state assegnate in un rapporto 1:1:1 a Olaparib 200 mg 2 volte al giorno o 400 mg 2 volte al giorno in modo continuato oppure a Doxorubicina liposomiale pegilata 50 mg/m2 per via endovenosa ogni 28 giorni.
L’endpoint primario di efficacia era la sopravvivenza libera da progressione valutata secondo i criteri RECIST ( Response Evaluation Criteria in Solid Tumors ).
Gli endpoint secondari includevano il tasso di risposta oggettiva e la sicurezza.
In totale sono state randomizzate 97 donne.
La sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 6.5 mesi, 8.8 mesi e 7.1 mesi per i gruppi Olaparib 200 mg, Olaparib 400 mg e Doxorubicina liposomiale pegilata, rispettivamente.
Non sono state osservate differenze statisticamente significative nella sopravvivenza libera da progressione ( hazard ratio, HR=0.88; P=0.66 ) per le dosi combinate di Olaparib versus Doxorubicina liposomiale pegilata.
I tassi di risposta oggettiva secondo i criteri RECIST sono stati 25%, 31% e 18% per Olaparib 200 mg, Olaparib 400 mg e Doxorubicina liposomiale pegilata, rispettivamente; le differenze non sono risultate statisticamente significative.
La tollerabilità per entrambi i trattamenti è risultata uguale a quella attesa in base ai precedenti trattamenti.
In conclusione, l’efficacia di Olaparib è risultata in linea con quella emersa nei precedenti studi, ma tuttavia, l’efficacia di Doxorubicina liposomiale pegilata è risultata superiore all’atteso e Olaparib 400 mg 2 volte al giorno rappresenta una dose idonea da valutare in ulteriori studi in questa popolazione di pazienti. ( Xagena2012 )
Kaye SB et al, J Clin Oncol 2012; 30: 372-379
Onco2012 Gyne2012 Farma2012
Indietro
Altri articoli
Esiti riferiti dalle pazienti nello studio OlympiA: Olaparib adiuvante nel tumore al seno in fase iniziale negativo per HER2 con mutazioni gBRCA1/2 e ad alto rischio
Lo studio randomizzato di fase III OlympiA ha confrontato 1 anno di Olaparib ( Lynparza ) o placebo come terapia...
Mutazioni BRCA1/2 e Bevacizumab nel trattamento neoadiuvante del tumore al seno: risposta e prognosi nei pazienti con carcinoma mammario triplo negativo
Le mutazioni BRCA1/2 sono frequenti nei pazienti con carcinoma mammario triplo negativo ( TNBC ). Queste pazienti sono spesso trattate con chemioterapia sistemica...
Trattamento del cancro alla prostata metastatico resistente alla castrazione con mutazioni BRCA1/2 o ATM: Lynparza ha ottenuto la designazione di terapia fortemente innovativa da parte della FDA
La FDA ( Food and Drug Administration ) ha concesso la designazione di Breakthrough Therapy ( terapia fortemente innovativa )...
Mastectomia controlaterale e sopravvivenza dopo cancro al seno nelle portatrici di mutazioni BRCA1 e BRCA2
Sono stati confrontati i tassi di sopravvivenza delle donne con cancro al seno associato a BRCA che hanno subito e...
Tamoxifene e rischio di tumore al seno controlaterale nelle portatrici di mutazioni BRCA1 e BRCA2
È stato condotto uno studio per determinare se il trattamento adiuvante con Tamoxifene per il carcinoma mammario sia associato a...
Associazione tra mutazioni in BRCA1 e BRCA2 e la sopravvivenza, la sensibilità alla chemioterapia nelle pazienti con tumore dell’ovaio
I tentativi tesi a determinare il significato clinico delle mutazioni in BRCA1/2 nel carcinoma ovarico hanno portato a risultati contraddittori.È...
L’inibitore orale della poli(ADP-ribosio) polimerasi Olaparib in pazienti con mutazioni BRCA1 o BRCA2 e carcinoma mammario in stadio avanzato
Olaparib, un nuovo inibitore della poli(ADP-ribosio) polimerasi ( PARP ) attivo per via orale, ha indotto mortalità in cellule prive...
L’inibitore orale della poli(ADP-ribosio) polimerasi Olaparib in pazienti con mutazioni BRCA1 o BRCA2 e carcinoma ovarico ricorrente
Olaparib, un nuovo inibitore della poli(ADP-ribosio) polimerasi ( PARP ) attivo per via orale, induce mortalità in cellule omozigoti per...
Associazione della chirurgia di riduzione del rischio in portatrici di mutazioni BRCA1 o BRCA2 con rischio di tumore e mortalità
Mastectomia e salpingo-ooforectomia sono ampiamente utilizzate da portatrici di mutazioni BRCA1 o BRCA2 per ridurre il proprio rischio di carcinoma...