Chemioterapia per carcinoma di testa e collo localmente avanzato
Tra il 1990 e il 2000, è stato esaminato l'effetto della tempistica della chemioterapia non basata su Platino quando combinata con radioterapia.
Uno studio ha valutato se la somministrazione contemporanea di chemioterapia e radioterapia, o la chemioterapia come terapia di mantenimento, o entrambe, influenzasse l'esito clinico.
Sono stati riportati i dati di sopravvivenza e ricorrenza dopo un follow-up di 10 anni.
Tra il 1990 e il 2000, 966 pazienti sono stati arruolati in 34 Centri nel Regno Unito e in 2 Centri a Malta e in Turchia.
Pazienti con tumore testa-collo localmente avanzato e non-sottoposti a precedente chirurgia sono stati assegnati in maniera casuale a uno di 4 gruppi di studio in un rapporto 3:2:2:2, stratificati per Centro e regime chemioterapico: radioterapia radicale da sola ( n=233 ); radioterapia con 2 linee di chemioterapia somministrata simultaneamente ai giorni 1 e 14 della radioterapia ( solo SIM; n=166 ) o 14 e 28 giorni dopo il completamento della radioterapia ( solo SUB, n=160 ) o entrambe ( SIM+SUB; n=154 ).
La chemioterapia era costituita da solo Metotrexato, oppure Vincristina, Bleomicina, Metotrexato e Fluorouracile.
I pazienti precedentemente sottoposti a intervento chirurgico radicale per rimuovere il tumore sono stati assegnati solo al gruppo radioterapia da sola ( n=135 ) o solo SIM ( n=118 ), in rapporto 3:2.
Gli end point primari erano sopravvivenza generale ( dalla randomizzazione ) e sopravvivenza libera da eventi ( ricorrenza, nuovo tumore o decesso; qualunque dei 3 si manifestasse per primo ) tra i pazienti liberi da malattia a 6 mesi dalla randomizzazione.
Le analisi sono state condotte per intention-to-treat.
Tra i pazienti non-sottoposti a chirurgia, la sopravvivenza generale mediana è stata di 2.6 anni ( nel gruppo solo radioterapia, 4.7 anni nel gruppo solo SIM, 2.3 anni nel gruppo solo SUB e 2.7 anni nel gruppo SIM+SUB; p=0.10 ).
La corrispondente sopravvivenza mediana libera da eventi è stata, rispettivamente, 1.0, 2.2, 1.0 e 1.0 anni ( p=0.005 ).
Per ogni 100 pazienti trattati con sola SIM, si sono verificati 11 eventi di sopravvivenza libera da eventi in meno, rispetto a 100 pazienti trattati con radioterapia, 10 anni dopo il trattamento.
Tra i pazienti precedentemente sottoposti a chirurgia, la sopravvivenza generale mediana è stata 5.0 e 4.6 anni nei gruppi solo radioterapia e solo SIM ( p=0.70 ), rispettivamente, con una corrispondente sopravvivenza libera da eventi di 3.7 e 3.0 anni ( p=0.85 ), rispettivamente.
La percentuale di pazienti andati incontro a significativa tossicità durante il trattamento è stata: 11% ( solo radioterapia, n=25 ), 28% ( solo SIM, n=47 ), 12% ( solo SUB, n=19 ) e 36% ( SIM+SUB, n=55 ) tra i pazienti senza precedente chirurgia e 9% ( solo radioterapia, n=12 ) e 20% ( solo SIM, n=24 ) tra quelli precedentemente sottoposti a chirurgia.
La tossicità più comune durante il trattamento è stata la mucosite.
Le percentuali di pazienti con significativa tossicità almeno 6 mesi dopo la randomizzazione sono state: 6% ( solo radioterapia, n=13 ), 6% ( solo SIM, n=10 ), 4% ( solo SUB, n=7 ) e 6% ( SIM+SUB, n=9 ) tra i pazienti senza precedente chirurgia e 7% ( solo radioterapia, n=10 ) e 11% ( solo SIM, n=13 ) tra quelli già sottoposti a chirurgia.
La tossicità più comune 6 mesi dopo il trattamento è stata xerostomia, che si è però verificata in percentuale uguale o inferiore a 3% dei pazienti di ciascun gruppo.
In conclusione, la chemioradioterapia contemporanea non basata su Platino riduce le recidive, i nuovi tumori e i decessi nei pazienti non-sottoposti a precedente chirurgia, anche 10 anni dopo l’inizio del trattamento.
La chemioterapia somministrata dopo la radioterapia ( con o senza chemioterapia concomitante ) è invece inefficace e i pazienti precedentemente sottoposti a intervento chirurgico per carcinoma di testa e collo non traggono beneficio da un trattamento chemioterapico non-basato su Platino. ( Xagena2010 )
Tobias JS et al, Lancet Oncol 2010; 11: 66-74
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