Mortalità a trenta giorni dopo chirurgia citoriduttiva primaria per il carcinoma ovarico avanzato nelle donne anziane
L’obiettivo di uno studio è stato quello di identificare i fattori associati a un aumento della mortalità a 30 giorni dopo rimozione della massa tumorale ovarica nelle donne anziane.
Attraverso un database che collegava i dati medici con i dati SEER ( Surveillance, Epidemiology and End Results ) è stata identificata una coorte di 5475 donne di 65 anni o oltre sottoposte a chirurgia primaria di rimozione di una massa per tumore ovarico epiteliale di stadio III o IV ( diagnosi nel periodo 1995-2005 ).
Un totale di 5475 donne ha subito un intervento chirurgico per il tumore ovarico avanzato, e la mortalità generale a 30 giorni è stata dell’8.2%.
Le donne ammesse elettivamente hanno avuto una mortalità a 30 giorni del 5.6% ( 251 su 4517 ) e quelle ammesse in emergenza hanno avuto una mortalità a 30 giorni del 20.1% ( 168 su 835 ).
L'avanzare dell'età, il più alto stadio, e l’aumento del punteggio delle co-morbidità sono stati tutti associati a un aumento della mortalità a 30 giorni ( tutti P inferiori 0.05 ) tra i ricoveri elettivi.
Un gruppo di donne ad alto rischio ammesse elettivamente comprendeva quelle di 75 anni o più anziane con malattia in stadio IV, e donne di 75 anni o più anziane con malattia in stadio III e un punteggio per le comorbidità di 1 o più.
In questo gruppo è stata osservata una mortalità a 30 giorni del 12.7%.
In conclusione, età, stadio del tumore, e punteggio delle comorbidità possono essere utili per stratificare le pazienti ricoverate in modo elettivo sulla base delle previsioni di mortalità postoperatoria.
Se validati in una coorte prospettica, questi fattori possono contribuire ad identificare le donne che potrebbero beneficiare di strategie terapeutiche alternative. ( Xagena2011 )
Thrall M et al, Obstet Gynecol 2011; 118: 537-547
Gyne2011 Onco2011
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