Nel carcinoma ovarico avanzato, la citoriduzione chirurgica secondaria non migliora la sopravvivenza libera da progressione della malattia e la sopravvivenza generale


Ricercatori del Gynecologic Oncology Group hanno valutato l’effetto di un intervento chirurgico citoriduttivo secondario in aggiunta alla chemioterapia post-operatoria sulla sopravvivenza libera da progressione della malattia e sulla sopravvivenza generale, tra le pazienti con carcinoma ovarico ed un tumore residuo di diametro superiore a 1 cm dopo intervento chirurgco primario.

Le donne sono state arruolate nello studio clinico nell’arco di 6 settimane dopo intervento chirurgico primario.

Nel caso in cui, dopo 3 cicli di chemioterapia post-operatoria con Paclitaxel più Cisplatino, la paziente non avesse riportato alcuna evidenza di progressione della malattia, essa veniva sottoposta, in modo random, ad intervento chirurgico citoriduttivo secondario, seguito da altri 3 cicli di chemioterapia, oppure solamente ad altri 3 cicli di chemioterapia.

Sono state arruolate 550 donne, delle quali 216 sono state sottoposte ad intervento chirurgico secondario di citoriduzione e a 3 cicli di chemioterapia, e 208 sono state invece sottoposte a soli 3 cicli di chemioterapia.

L’intervento chirurgico è stato rifiutato o è risultato controindicato dal punto di vista medico in 15 pazienti assegnate al gruppo da sottoporre all’intervento chirurgico secondario di citoriduzione.

Un totale di 296 pazienti sono decedute ed 82 hanno riportato progressione della malattia.

Le probabilità di sopravvivenza libera da progressione nel gruppo di donne assegnate ad intervento chirurgico secondario più chemioterapia, rispetto al gruppo di donne che hanno ricevuto solamente chemioterapia, è stata dell’1.07 , ed il rischio relativo di decesso è stato dello 0.99.

I risultati ottenuti hanno indicato che le pazienti affette da carcinoma ovarico in stadio avanzato già sottoposte ad intervento chirurgico primario di citoriduzione non traggono beneficio da un intervento chirurgico secondario di citoriduzione oltre al ciclo di chemioterapia post-operatoria con Paclitaxel e Cisplatino. ( Xagena2004 )

Rose PG et al, N Engl J Med 2004 ; 351 : 2489-2497 Onco2004 Gyne2004


Indietro

Altri articoli

Cemiplimab ( Libtayo ) è approvato per il trattamento del carcinoma cutaneo a cellule squamose ( CSCC ) localmente avanzato...


La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento del carcinoma a...


La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento di pazienti con...


La progressione intratoracica rimane il modello predominante di fallimento nei pazienti trattati con chemioradioterapia concomitante seguita da un inibitore del...



Sono state valutate l'efficacia e la sicurezza di Disitamab vedotin ( Aidixi ), un nuovo anticorpo umanizzato anti-recettore del fattore...


L’aggiunta di Abemaciclib ( Verzenios ) a Fulvestrant ( Faslodex ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione ( PFS...


Truqap è un medicinale antitumorale, che contiene il principio attivo Capivasertib,.impiegato negli adulti per il trattamento del carcinoma mammario localmente...


Uno studio randomizzato di fase 3 ha mostrato che l'aggiunta di Inavolisib ( Itovebi ) a Palbociclib e Fulvestrant ha...


La Food and Drug Administration (FDA) ha approvato Itovebi ( Inavolisib ), con Palbociclib e Fulvestrant per gli adulti con...