Vandetanib più Gemcitabina versus placebo più Gemcitabina nel carcinoma del pancreas localmente avanzato o metastatico: studio ViP
Erlotinib ( Tarceva ) è un inibitore della tirosin-chinasi di EGFR che ha mostrato una significativa, ma solo marginale, sopravvivenza mediana globale migliorata in combinazione con Gemcitabina nei pazienti con carcinoma pancreatico localmente avanzato e metastatico.
Vandetanib è un nuovo inibitore della tirosin-chinasi di VEGFR2, RET e EGFR, che sono tutti coinvolti nella patogenesi del cancro del pancreas.
È stata studiata l'efficacia clinica di Vandetanib usato in combinazione con Gemcitabina nei pazienti con carcinoma pancreatico avanzato.
Lo studio ViP ( Vandetanib in Pancreatic Cancer ) era uno studio di fase 2, in doppio cieco, multicentrico, randomizzato, controllato con placebo nei pazienti adulti non-trattati in precedenza ( età a partire da 18 anni ) con diagnosi di carcinoma localmente avanzato o metastatico del pancreas confermata da esame citologico o istologico.
I pazienti dovevano avere un punteggio ECOG ( Eastern Cooperative Oncology Group ) di 0-2 e una speranza di vita documentata di almeno 3 mesi.
I pazienti sono stati randomizzati a ricevere Vandetanib e Gemcitabina ( gruppo Vandetanib ) oppure placebo più Gemcitabina ( gruppo placebo ).
I pazienti sono stati stratificati nella randomizzazione in base a stadio della malattia e performance status ECOG.
Tutti i pazienti hanno ricevuto Gemcitabina 1.000 mg/m2 in infusione endovenosa di 30 minuti, ogni settimana, per 7 settimane, seguite da una pausa di 1 settimana, seguita da un ciclo di 3 settimane di trattamento con una pausa di 1 settimana, fino a progressione della malattia, e Vandetanib 300 mg al giorno una volta al giorno per via orale o placebo.
L'esito primario era la sopravvivenza globale ( definita come differenza di tempo tra la randomizzazione e la morte per qualsiasi causa ) nella popolazione intention-to-treat.
I pazienti sono stati sottoposti a screening e arruolati tra il 2011 e il 2013. Dei 381 pazienti esaminati, 142 pazienti eleggibili sono stati randomizzati al trattamento ( 72 nel gruppo Vandetanib e 70 nel gruppo placebo ).
A un follow-up mediano di 24.9 mesi, 131 pazienti erano morti: 70 su 72 nel gruppo Vandetanib ( 97% ) e 61 su 70 nel gruppo placebo ( 87% ).
La sopravvivenza generale mediana è stata di 8.83 mesi nel gruppo Vandetanib e 8.95 mesi nel gruppo placebo ( hazard ratio, HR=1.21; P=0.303 ).
I più comuni eventi avversi di grado 3-4 sono stati neutropenia ( 35 su 72 pazienti, 49%, nel gruppo Vandetanib vs 22 su 70, 31%, nel gruppo placebo ), trombocitopenia ( 20, 28%, vs 16, 23% ), ipertensione ( 9, 13%, vs 11, 16% ), leucopenia ( 12, 17%, vs 13, 19% ), e affaticamento ( 17, 24%, vs 15, 21% ).
Non si sono verificati decessi correlati al trattamento durante lo studio.
L'aggiunta di Vandetanib a Gemcitabina in monoterapia non ha migliorato la sopravvivenza globale nel carcinoma pancreatico avanzato.
Gli inibitori della tirosin-chinasi potrebbero avere ancora un potenziale per il trattamento del tumore al pancreas, ma un ulteriore sviluppo richiede l'identificazione di biomarcatori per identificare specificamente i sottotipi di cancro reattivi. ( Xagena2017 )
Middleton G et al, Lancet Oncology 2017; 18: 486-499
Onco2017 Gastro2017 Farma2017
Indietro
Altri articoli
Cemiplimab per i pazienti sottoposti a trapianto di rene con carcinoma cutaneo a cellule squamose avanzato
Cemiplimab ( Libtayo ) è approvato per il trattamento del carcinoma cutaneo a cellule squamose ( CSCC ) localmente avanzato...
Nivolumab nel carcinoma a cellule renali avanzato: studio di fase 3 randomizzato versus Everolimus CA209025
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento del carcinoma a...
Nivolumab nel trattamento del carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico: studio di fase 2 in aperto CA209275
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento di pazienti con...
Chemioradioterapia ipofrazionata accelerata seguita da potenziamento con radioterapia ablativa stereotassica per il carcinoma al polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato, non-resecabile
La progressione intratoracica rimane il modello predominante di fallimento nei pazienti trattati con chemioradioterapia concomitante seguita da un inibitore del...
Esiti riferiti dai pazienti con carcinoma uroteliale avanzato non-idonei al trattamento con Cisplatino e trattati con Enfortumab vedotin di prima linea da solo o con Pembrolizumab
Il tumore uroteliale localmente avanzato / metastatico ( la/mUC ) influisce sulla qualità di vita ( QOL ) e sul...
Efficacia e sicurezza di Disitamab vedotin nei pazienti con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico HER2-positivo
Sono state valutate l'efficacia e la sicurezza di Disitamab vedotin ( Aidixi ), un nuovo anticorpo umanizzato anti-recettore del fattore...
Il regime a base di Abemaciclib estende la sopravvivenza libera da progressione nel carcinoma mammario avanzato
L’aggiunta di Abemaciclib ( Verzenios ) a Fulvestrant ( Faslodex ) ha esteso la sopravvivenza libera da progressione ( PFS...
Truqap, a base di Capivasertib, per il trattamento del carcinoma mammario localmente avanzato o metastatico ER-positivo, HER2-negativo, in presenza di mutazioni nei geni PIK3CA, AKT1 o PTEN
Truqap è un medicinale antitumorale, che contiene il principio attivo Capivasertib,.impiegato negli adulti per il trattamento del carcinoma mammario localmente...
Il regime a base di Inavolisib estende la sopravvivenza libera da progressione nel carcinoma mammario avanzato con mutazioni di PIK3CA
Uno studio randomizzato di fase 3 ha mostrato che l'aggiunta di Inavolisib ( Itovebi ) a Palbociclib e Fulvestrant ha...
Inavolisib con Palbociclib e Fulvestrant per il carcinoma mammario avanzato endocrino-resistente, PIK3CA-mutato, HR-positivo, HER2-negativo. Approvazione da parte della FDA
La Food and Drug Administration (FDA) ha approvato Itovebi ( Inavolisib ), con Palbociclib e Fulvestrant per gli adulti con...