Alti livelli di colesterolo HDL sono associati ad un basso rischio di carcinoma mammario in postmenopausa


L’incidenza di sindrome metabolica ( obesità, intolleranza al glucosio, bassi livelli plasmatici di colesterolo HDL, alti livelli plasmatici di trigliceridi, ipertensione ) è alta e sta ulteriormente aumentanndo in parallelo alla crescita dell’incidenza di carcinoma mammario.

Mentre il colesterolo HDL rappresenta un fattore chiave nella sindrome metabolico, il suo ruolo nel carcinoma mammarionon è ben definito.

L’obiettivo dello studio, coordinato da Ricercatori dell Tromso University in Svezia, è stato quello di chiarire la relazione tra livelli di colesterolo HDL e rischio di carcinoma mammario.

I livelli plasmatici di colesterolo HDL sono stati determinati per via enzimatica in 38.823 donne norvegesi di età compresa tra i 17 e i 54 anni, al momento dell’arruolamento.

Nel corso di un periodo medio di follow-up ( osservazione ) di 17.2 anni, ci sono stati 708 casi di carcinoma mammario invasivo.

All’analisi multivariata, il rischio di carcinoma mammario in postmenopausa è risultato inversamente correlato al quartile del colesterolo HDL.

Tra le donne con livelli di colesterolo HDL maggiori di 1.64mmoli/l ( quartile superiore ) rispetto ai livelli di colesterolo HDL al di sotto di 1.2mmol/l ( quartile inferiore ), il rischio relativo è stato di 0.75.

L’associazione tra colesterolo HDL e rischio di carcinoma mammario è risultata ristretta alle donne con indice di massa corporea ( BMI ) uguale o superiore a 25kg/m2.
In queste donne in sovrappreso o obese il rischio relativo è stato di 0.43, confrontando i livelli di colesterolo HDL oltre 1.64mmol/l con livelli al di sotto di 1.2mmol/l.

Questo studio ha mostrato che bassi livelli di colesterolo HDL, come parte della sindrome metabolica, sono associati ad un aumento del rischio di insorgenza di carcinoma mammario nelle donne in postmenopausa.( Xagena2004 )

Furberg A-S et al, J Natl Cancer Inst 2004; 96: 1152-1160



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