Carcinoma renale metastatico non-trattato in precedenza: sopravvivenza globale finale e analisi molecolare in IMmotion151, uno studio di fase 3 che ha confrontato Atezolizumab più Bevacizumab versus Sunitinib
Le analisi ad interim dello studio IMmotion151 ( A Study of Atezolizumab in Combination With Bevacizumab Versus Sunitinib in Participants With Untreatment Advanced Renal Cell Carcinoma ) hanno riportato un miglioramento della sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) per i pazienti con carcinoma renale metastatico ( mRCC ) PD-L1-positivo ( PD-L1+ ) trattati con l'inibitore PD-L1 Atezolizumab ( Tecentriq ) più l'inibitore del fattore di crescita dell'endotelio vascolare ( VEGF ) Bevacizumab ( Avastin ) rispetto all'inibitore della tirosina-chinasi del recettore Sunitinib ( Sutent ).
I risultati della sopravvivenza globale ( OS ) erano immaturi alle analisi intermedie.
Sono stati riportati i risultati finali della sopravvivenza globale, la sicurezza e le analisi esplorative dei biomarcatori dell'associazione dei sottogruppi trascrittomici con la sopravvivenza globale nello studio IMmotion151.
IMmotion151 era uno studio clinico multicentrico, in aperto, randomizzato di fase 3 che ha confrontato l'efficacia e la sicurezza di Atezolizumab più Bevacizumab rispetto a Sunitinib nei pazienti con carcinoma renale metastatico non-trattato.
IMmotion151 ha incluso pazienti provenienti da 152 Centri medici accademici e cliniche oncologiche di comunità in 21 Paesi.
Sono stati inclusi pazienti adulti con carcinoma renale metastatico con componenti di caratteristiche istologiche a cellule chiare o sarcomatoidi, malattia misurabile secondo i criteri RECIST versione 1.1, performance status adeguato, funzione ematologica e d'organo terminale e tessuto tumorale disponibile per il test PD-L1.
IMmotion151 è stato avviato nel 2015 ed è in corso. Questa analisi finale è stata eseguita dal 2015 al 2020.
Sono stati somministrati 1.200 mg di Atezolizumab per via endovenosa ( EV ) ogni 3 settimane e 15 mg/kg di Bevacizumab per via endovenosa ogni 3 settimane o 50 mg per via orale una volta al giorno di Sunitinib ( 4 settimane ON e 2 settimane OFF ).
Gli endpoint coprimari erano la sopravvivenza senza progressione riportata in precedenza nei pazienti con malattia PD-L1+ e la sopravvivenza globale nella popolazione intention-to-treat ( ITT ).
Ulteriori risultati esplorativi includevano la sopravvivenza globale nella popolazione PD-L1+, associazione con sottogruppi trascrittomici e sicurezza.
Lo studio IMmotion151 ha valutato 915 pazienti con carcinoma renale metastatico. L'età media era di 62 anni per i pazienti che ricevevano Atezolizumab più Bevacizumab e 60 anni per i pazienti che ricevevano Sunitinib; 669 ( 73.1% ) erano maschi e 246 ( 26.9% ) femmine.
L'analisi finale ha mostrato una sopravvivenza mediana globale simile nei pazienti trattati con Atezolizumab più Bevacizumab rispetto a Sunitinib nelle popolazioni ITT ( 36.1 vs 35.3 mesi ) e PD-L1+ ( 38.7 vs 31.6 mesi ).
Non sono stati riportati nuovi segnali di sicurezza.
L'ulteriore esito esplorativo di Atezolizumab più Bevacizumab rispetto a Sunitinib ha mostrato un miglioramento delle tendenze della sopravvivenza mediana globale nei pazienti i cui tumori erano caratterizzati da profili trascrittomici T-effettore/proliferativo, proliferativo o piccolo RNA nucleolare ( 35.4 vs 21.2 mesi; hazard ratio, HR=0.70 ).
L'endpoint primario della sopravvivenza libera da progressione è stato raggiunto durante le analisi intermedie, sebbene all'analisi finale non sia stato osservato alcun miglioramento della sopravvivenza globale con Atezolizumab più Bevacizumab.
Le analisi dei biomarcatori hanno fornito informazioni su quali pazienti con carcinoma renale metastatico possono trarre beneficio dalla terapia combinata anti-PD-L1 e anti-VEGF. ( Xagena2022 )
Motzer RJ et al, JAMA Oncol 2022; 8: 275-280
Nefro2022 Uro2022 Onco2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
Nivolumab nel trattamento del carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico: studio di fase 2 in aperto CA209275
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento di pazienti con...
Atezolizumab e Platino più Pemetrexed con o senza Bevacizumab per il carcinoma al polmone non-a-piccole cellule non-squamoso metastatico
La combinazione di un anticorpo contro PD-1 o il suo ligando ( PD-L1 ) con la chemioterapia è il trattamento...
Efficacia e sicurezza di Disitamab vedotin nei pazienti con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico HER2-positivo
Sono state valutate l'efficacia e la sicurezza di Disitamab vedotin ( Aidixi ), un nuovo anticorpo umanizzato anti-recettore del fattore...
Studio EVOKE-01: Sacituzumab govitecan versus Docetaxel nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule metastatico precedentemente trattato
Lo studio di fase III EVOKE-01 ha mostrato un miglioramento numerico ma non statisticamente significativo della sopravvivenza globale con Sacituzumab...
Truqap, a base di Capivasertib, per il trattamento del carcinoma mammario localmente avanzato o metastatico ER-positivo, HER2-negativo, in presenza di mutazioni nei geni PIK3CA, AKT1 o PTEN
Truqap è un medicinale antitumorale, che contiene il principio attivo Capivasertib,.impiegato negli adulti per il trattamento del carcinoma mammario localmente...
Sunvozertinib per i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico pretrattato con Platino e mutazione da inserzione dell'esone 20 di EGFR - Studio di fase 2 WU-KONG6
Sunvozertinib è un inibitore orale, irreversibile e selettivo della tirosina chinasi che presenta un profilo di sicurezza favorevole e un'attività...
Mantenimento dell'inibizione PARP con Rucaparib dopo chemioterapia per carcinoma uroteliale metastatico
Esiste un fenotipo di deficit di riparazione del DNA ( DRD ) all'interno di un sottogruppo di carcinomi uroteliali metastatici...
Durvalumab più Olaparib nei pazienti precedentemente non-trattati, non-idonei al Platino con carcinoma uroteliale metastatico: studio BAYOU
Le mutazioni del gene di riparazione mediante ricombinazione omologa ( HRRm ) sono comuni nel carcinoma uroteliale ( UC ),...