Predizione di sopravvivenza con PET[18F]fluorodesossiglucosio in pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule localmente avanzato che si sottopongono a chemioradioterapia definitiva
In uno studio prospettico finanziato dal National Cancer Institute ( NCI ) e condotto dal American College of Radiology Imaging Network / Radiation Therapy Oncology Group, è stato ipotizzato che il valore standardizzato di captazione nella tomografia a emissione di positroni con [ (18)F ]fluorodesossiglucosio ( FDG-PET ) post-trattamento sia correlata alla sopravvivenza nel tumore al polmone non-a-piccole cellule di stadio III.
I pazienti hanno ricevuto concomitante chemioradioterapia convenzionale a base di Platino senza chirurgia; era permessa la chemioterapia di consolidamento post-radioterapia.
La FDG-PET post-trattamento è stata effettuata a circa 14 settimane dopo la radioterapia.
I valori standardizzati di captazione sono stati analizzati sia come valori di picco e valori massimi ( con letture istituzionali e con revisione centrale ), con valori di picco istituzionale come endpoint primario.
Le relazioni tra valori standardizzati di captazione continui e categorici ( di cutoff ) e la sopravvivenza sono stati analizzati con modelli di rischio proporzionale multivariato.
Dei 250 pazienti arruolati ( 226 valutabili per valore standardizzato di captazione pre-trattamento ), 173 pazienti sono risultati valutabili per l’analisi del valore standardizzato di captazione post-trattamento.
Il tasso di sopravvivenza a 2 anni per l’intera popolazione è stato pari al 42.5%.
Il valore di picco e il valore massimo pre-trattamento ( media, 10.3 e 13.1, rispettivamente ) non sono risultati associati alla sopravvivenza.
Il valore di picco e il valore massimo medi post-trattamento sono stati 3.2 e 4.0, rispettivamente.
Il valore di picco post-trattamento è risultato associato alla sopravvivenza in un modello a variabile continua ( hazard ratio, HR=1.087; P=0.020 ).
Quando analizzato come valore binario prespecificato ( uguale o inferiore versus maggiore di 3.5 ), non è emersa associazione con la sopravvivenza.
Tuttavia, in analisi esplorative sono stati osservati risultati significativi per la sopravvivenza utilizzando un cutoff di 5.0 per il valore di picco ( P=0.041 ) o 7.0 ( P inferiore a 0.001 ).
Sono stati riscontrati risultati simili utilizzando il valore massimo in modelli univariati e multivariati invece del valore di picco.
In conclusione, un valore standardizzato di captazione del tumore post-trattamento più elevato ( valore di picco o valore massimo ) è risultato associato a una peggiore sopravvivenza nel tumore polmonare non-a-piccole cellule di stadio III, benché non sia stato definito ad oggi un chiaro valore di cutoff per l’uso clinico routinario come fattore prognostico. ( Xagena2013 )
Machtay M et al, J Clin Oncol 2013; 31: 3823-3830
Onco2013 Pneumo2013 Diagno2013
Indietro
Altri articoli
Opdivo a base di Nivolumab nel carcinoma polmonare: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Opdivo a base di Nivolumab nel carcinoma polmonare: precauzioni, fertilità, gravidanza e allattamento
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale umanizzato impiegato nel trattamento di diversi tipi di neoplasia. Si lega al...
Nivolumab nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule non-squamoso: studio di fase 3 randomizzato versus Docetaxel CA209057
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento del tumore al polmone non-a-piccole cellule...
Nivolumab nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule squamoso: studio randomizzato di fase 3 versus Docetaxel CA209017
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento del tumore del...
ASCO24 - Il consolidamento con Durvalumab nel carcinoma polmonare a piccole cellule in stadio limitato ha migliorato la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da progressione. Studio ADRIATIC
Lo studio ADRIATIC ha dimostrato che il trattamento di consolidamento con Durvalumab ( Imfinzi ) dopo chemioradioterapia concomitante ha migliorato...
Studio EVOKE-01: Sacituzumab govitecan versus Docetaxel nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule metastatico precedentemente trattato
Lo studio di fase III EVOKE-01 ha mostrato un miglioramento numerico ma non statisticamente significativo della sopravvivenza globale con Sacituzumab...
Tecentriq a base di Atezolizumab nel trattamento di: cancro uroteliale, cancro del polmone non-a-piccole cellule, cancro a piccole cellule polmonare, cancro mammario triplo negativo, carcinoma epatocellulare
Tecentriq è un medicinale che contiene il principio attivo Atezolizumab, ed è impiegato nel trattamento delle seguenti forme di cancro:...
Sunvozertinib per i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico pretrattato con Platino e mutazione da inserzione dell'esone 20 di EGFR - Studio di fase 2 WU-KONG6
Sunvozertinib è un inibitore orale, irreversibile e selettivo della tirosina chinasi che presenta un profilo di sicurezza favorevole e un'attività...
Studio NADIM II: trattamento neoadiuvante con Nivolumab più chemioterapia basata su Platino versus sola chemioterapia nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule operabile in stadio IIIA o IIIB
Il 20% circa dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) riceve una diagnosi in stadio III. In...