Pembrolizumab nei pazienti con carcinoma del timo
Le opzioni di trattamento sono limitate per i pazienti con carcinoma timico. Questi tumori aggressivi non sono tipicamente associati a patologie autoimmuni paraneoplastiche e l'espressione forte di PD-L1 è stata riportata nei tumori epiteliali del timo.
È stata valutata l'attività di Pembrolizumab ( Keytruda ), un anticorpo monoclonale mirato a PD-1, nei pazienti con carcinoma avanzato del timo.
È stato completato uno studio di fase 2 a braccio singolo di Pembrolizumab nei pazienti con carcinoma timico recidivante che era progredito dopo almeno una linea di chemioterapia.
Lo studio monocentrico è stato effettuato presso il Lombardi Comprehensive Cancer Center, Georgetown University ( Washington, DC, USA ).
I criteri di inclusione chiave erano un ECOG performance status di 0-2, nessuna storia di malattia autoimmune o altra neoplasia che richiedesse trattamento o anomalia di laboratorio e un'adeguata funzione d'organo.
I pazienti hanno ricevuto 200 mg di Pembrolizumab ogni 3 settimane per un massimo di 2 anni.
L'obiettivo principale dello studio era la percentuale di pazienti che avevano raggiunto una risposta valutata con i criteri RECIST versione 1.1.
Sono stati arruolati 41 pazienti dal 2015 al 2016, di cui 40 erano eleggibili e valutabili e uno è stato escluso a causa di elevati enzimi epatici allo screening.
Il follow-up mediano era di 20 mesi.
La proporzione di pazienti che hanno ottenuto una risposta è stata del 22.5%; un paziente ( 3% ) ha ottenuto una risposta completa, 8 pazienti ( 20% ) hanno ottenuto risposte parziali e 21 pazienti ( 53% ) hanno raggiunto una malattia stabile.
Gli eventi avversi più comuni di grado 3 o 4 sono stati: aumento della aspartato aminotransferasi [ AST ] e della alanina aminotransferasi [ ALT ] ( 5 pazienti ciascuno, 13% ).
6 pazienti ( 15% ) hanno sviluppato una grave tossicità autoimmune, inclusi 2 pazienti ( 5% ) con miocardite.
Ci sono stati 17 decessi al momento dell'analisi, ma nessuno dovuto a tossicità.
Pembrolizumab è un'opzione di trattamento promettente nei pazienti con carcinoma timico.
Poiché i gravi disordini autoimmuni sono più frequenti nel carcinoma timico rispetto ad altri tipi di tumore, è essenziale un attento monitoraggio. ( Xagena2018 )
Giaccone G et al, Lancet Oncol 2018; 19: 347-355
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