FDA: Nubeqa in combinazione con Docetaxel per il trattamento del carcinoma prostatico metastatico sensibile-agli-ormoni


La Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense ha approvato una New Drug Application supplementare ( sNDA ) per l'inibitore orale del recettore degli androgeni ( ARi ) Nubeqa ( Darolutamide ) in combinazione con Docetaxel per il trattamento dei pazienti con carcinoma prostatico metastatico sensibile agli ormoni ( mHSPC ).

L'approvazione si basa sui risultati positivi dello studio di fase III ARASENS che ha dimostrato che Darolutamide più terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) e Docetaxel ha ridotto significativamente il rischio di morte del 32.5% rispetto alla terapia ADT più Docetaxel.
Questi risultati sono stati pubblicati su The New England Journal of Medicine ( NEJM ).

Il cancro alla prostata rimane la seconda causa di morte tumore-correlata tra gli uomini negli Stati Uniti, con fino a un terzo dei pazienti che sviluppa una malattia metastatica.
L'incidenza del tumore HSPC metastatico è aumentata del 72% negli Stati Uniti negli ultimi 10 anni.
Circa un paziente su tre a cui viene diagnosticato il tumore HSPC metastatico sopravvive alla malattia per 5 anni o più, con la maggior parte che alla fine sperimenta la progressione al cancro alla prostata resistente alla castrazione ( CRPC ).

Lo studio ARASENS è l'unico studio randomizzato, di fase III, multicentrico, in doppio cieco, progettato in modo prospettico per confrontare l'uso di un inibitore orale del recettore degli androgeni di seconda generazione Darolutamide più terapia anti-ormonale e chemioterapia con la terapia ADT più Docetaxel ( standard-di-cura ) nel carcinoma prostatico metastatico sensibile agli ormoni.
Un totale di 1.306 pazienti di nuova diagnosi sono stati randomizzati in un rapporto 1:1 a ricevere 600 mg di Darolutamide due volte al giorno oppure placebo, più terapia ADT e Docetaxel.
L'endpoint primario di questo studio era la sopravvivenza globale ( OS ). Gli endpoint secondari includevano il tempo al carcinoma prostatico resistente alla castrazione, il tempo alla progressione del dolore, il tempo al primo evento scheletrico sintomatico ( SSE ), il tempo all'inizio della successiva terapia antitumorale, tutti valutati a intervalli di 12 settimane, nonché gli eventi avversi come misura di sicurezza e tollerabilità.
Lo studio ARASENS ha dimostrato che Darolutamide più terapia di deprivazione androgenica e Docetaxel ha ridotto in modo significativo il rischio di morte del 32.5% rispetto alla terapia con ADT più Docetaxel.
I miglioramenti negli endpoint secondari hanno supportato il beneficio osservato nell'endpoint primario, la sopravvivenza globale.

Al momento della diagnosi, la maggior parte degli uomini ha un cancro alla prostata localizzato, confinato alla ghiandola prostatica, e può essere trattato con chirurgia curativa o radioterapia.
In caso di ricaduta, quando la malattia metastatizza o si diffonde, la malattia è sensibile agli ormoni e la terapia di deprivazione androgenica è il trattamento elettivo.
Le attuali opzioni di trattamento per gli uomini con carcinoma prostatico metastatico sensibile agli ormoni includono la terapia ormonale, come ADT, gli inibitori della via del recettore degli androgeni più ADT o una combinazione di chemioterapia con Docetaxel e ADT.
Nonostante questi trattamenti, un'ampia percentuale di uomini con tumore HSPC metastatico alla fine andrà incontro a progressione verso il carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione, una condizione con elevata morbilità e sopravvivenza limitata.

Darolutamide è un inibitore orale del recettore degli androgeni che si lega al recettore con elevata affinità ed esibisce una forte attività antagonista, inibendo così la funzione del recettore e la crescita delle cellule tumorali della prostata.
Il basso potenziale di penetrazione della barriera ematoencefalica per Darolutamide è supportato da modelli preclinici e dati di neuroimaging negli esseri umani sani.
Ciò è supportato dalla bassa incidenza complessiva di eventi avversi correlati al sistema nervoso centrale ( SNC ) rispetto al placebo, come osservato nello studio di fase III ARAMIS e dal miglioramento dell'apprendimento verbale e della memoria osservato nel braccio Darolutamide dello studio di fase II ODENZA. ( Xagena2022 )

Fonte: Bayer, 2022

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