L'aggiunta di Enzalutamide a Radio-223 non aumenta la sopravvivenza nel carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione in fase avanzata


L'uso concomitante di Enzalutamide ( Xtandi ) e Radio-223 ( Xofigo ) come terapia di terza linea per pazienti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione ( mCRPC ) con dominanza ossea non ha migliorato la sopravvivenza rispetto all'uso del solo Radio-223.

Sono stati studiati 51 pazienti con carcinoma alal prostata metastatico resistente alla castrazione a predominanza ossea trattati con Radio-223, un radiofarmaco che emette particelle alfa che colpisce selettivamente le metastasi ossee.
Di questi pazienti, 32 hanno ricevuto solo Radio-223 ( gruppo A ) e 19 hanno ricevuto Radio-223 in concomitanza con il farmaco antiandrogeno di seconda generazione Enzalutamide ( gruppo B ).
Tutti i pazienti presentavano tumore alla prostata metastatico resistente alla castrazione in fase avanzata, con il 100% dei pazienti che aveva ricevuto una precedente terapia ormonale di seconda generazione e il 95% dei pazienti era stato anche sottoposto a una precedente chemioterapia.

I tempi di sopravvivenza globale ( OS ) mediani sono stati di 20,4 mesi nel gruppo A e di 17,5 mesi nel gruppo B, una differenza non statisticamente significativa.

Gli unici fattori di rischio indipendenti associati a una migliore sopravvivenza globale, sia nelle analisi univariate che multivariate, erano un livello basale di PSA ( antigene prostatico specifico )inferiore a 30 ng/mL e un performance status ECOG inferiore a 2.
E' stato osservato un aumento di quasi 4 volte della sopravvivenza globale come risultato di questi due fattori.
La sopravvivenza mediana globale è stata di circa 12,7 mesi per i pazienti con un valore di PSA al basale di 30 ng/mL o superiore rispetto a 25,3 mesi tra quelli con un PSA al basale inferiore a 30 ng/mL.
All'analisi multivariata, un livello basale di PSA inferiore a 30 ng/mL è risultato significativamente associato a un rischio di morte ridotto dell'83% rispetto a un livello di 30 ng/mL o superiore.

La sopravvivenza globale mediana era di circa 21,5 mesi per i pazienti con un performance status ECOG inferiore a 2 rispetto a 11,9 mesi per quelli con un performance status ECOG di 2 o superiore.
Un performance status ECOG inferiore a 2 è risultato significativamente associato a un rischio di morte ridotto del 75% rispetto a un performance status ECOG pari o superiore a 2.

Lo studio presenta il limite del disegno retrospettivo e della relativamente piccola dimensione del campione. ( Xagena2021 )

Ahmed ME et al, Clin Genitourin Cancer 2021;19:223-229

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